
Firmato l’accordo fra Unicredit e i sindacati che riconosce un premio di produttività (Vap) relativo al 2024, anno nel quale il gruppo ha superato i risultati, già ottimi, dell’anno precedente.
Le lavoratrici e ai lavoratori, informano i sindacati Fabi, First Cisl, Uilca e Fisac Cgil , potranno scegliere tra ricevere 1.000 euro cash oltre a 811,30 euro in conto welfare oppure 2.411,30 euro a conto welfare oltre alla polizza odontoiatrica portando il totale complessivamente riconosciuto ad euro 2.500 per l’opzione a welfare. Quest’anno si aggiunge anche un servizio digitale di medicina primaria h 24 per i dipendenti e loro famigliari. È stata inoltre concordata la possibilità di utilizzare 500 euro delle somme destinate a welfare per l’acquisto di azioni a condizioni riservate al personale in servizio.
«La trattativa, articolatasi su diverse giornate, ha ribadito l’unitarietà di un tavolo sindacale maturo e responsabile nel confronto con la delegazione aziendale. Fondamentale è stata anche la professionalità della chief administrative officer del gruppo UniCredit, Ilaria Dalla Riva, che ha contribuito alla costruzione di un percorso equilibrato, proficuo e soddisfacente» commenta il coordinatore Fabi in Unicredit, Stefano Cefaloni.
Per Rosario Mingoia, segretario responsabile Uilca Unicredit, si tratta di «un accordo di piena soddisfazione che permette ai dipendenti di beneficiare di un premio tra i più consistenti del sistema bancario italiano». «Si tratta di un accordo raggiunto grazie alla compattezza del tavolo sindacale al termine di un confronto a tratti serrato - sottolinea Sabrina Brezzo, segretaria nazionale First Cisl. Il confronto con Unicredit deve ora proseguire su altri temi importanti».
«I super numeri registrati da Unicredit anche quest’anno - commenta il segretario nazionale della Fisac Cgil, Riccardo Sanna - devono determinare nel gruppo guidato da Andrea Orcel un pari impegno sul fronte del lavoro. Perché da grandi risultati derivano grandi responsabilità. L’accordo sul Vap raggiunto oggi, che redistribuisce alle lavoratrici e ai lavoratori quella produttività da loro stessi generata, è un primo fondamentale passaggio».
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