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Precari a vita, il ministero risarcisce 91 docenti: 250 mila euro in 5 giorni

La protesta dei precari della scuola

Il Ministero dell’Istruzione condannato a risarcire 91 docenti con 250 mila euro in soli cinque giorni: a Torino 19 mila euro solo ad un professore. Così in una nota l'Anief, che sottolinea come "diventa sempre più elevata la somma di risarcimenti prodotta dai legali Anief per il personale docente e Ata: da lunedì scorso ad oggi, appena cinque giorni si è arrivati a 250 mila euro di risarcimento sanciti nei tribunali italiani. Per una media di risarcimento che sfiora i 2.750 euro a ricorrente e punte di 19.100 euro assegnati in appello a Torino ad un insegnante. Ma anche oltre 13 mila euro quantificati da un giudice a Velletri. In entrambi i casi per reiterato abuso dei contratti a termine e senza prevedere la stabilizzazione del precario".

"Tra le motivazioni che hanno condannato il ministero dell’Istruzione - prosegue il sindacato - figurano gli omessi pagamenti dei mesi estivi nella ricostruzione di carriera alla immissione in ruolo mai attuata pure avendo ampiamente superato i 36 mesi di supplenze; dal rifiuto immotivato del riconoscimento del salario accessorio (RPD/CIA) a chi ha stipulato un contratto di tipo 'breve e saltuariò oppure degli scatti di anzianità negati per le supplenze svolte. Diversi ricorsi hanno riguardato l'assurda mancata concessione della Carta ai supplenti annuali, come pure la mancata monetizzazione delle ferie ai supplenti di pochi giorni".

"Queste notizie che arrivano dai tribunali - commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - ci caricano ulteriormente, perché dimostrano che la giustizia riesce ad arrivare dove il legislatore è manchevole. Sempre più dipendenti della scuola italiana, di ruolo e precari, docenti e Ata, ci stanno dando credito presentando ricorso attraverso i produttivi legali del nostro sindacato rappresentativo: i fatti e i numeri dimostrano che hanno fatto bene a credere in noi"

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