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Insegnanti di sostegno, nuovo concorso straordinario: chi può partecipare, le prove

Nuovo concorso straordinario per insegnanti di sostegno. La procedura è prevista dalla Legge di Bilancio 2021 e il Ministero dell’Istruzione ha già incontrato i sindacati per una informativa. Le organizzazioni sindacali hanno ricevuto dal Ministero dell’Istruzione le informazioni relative alla nuova procedura di reclutamento per i posti di sostegno. Di tutto ciò ne ha dato notizia la Flc Cgil.

Insegnante di sostegno, chi partecipa

Al concorso straordinario partecipano  i docenti già specializzati sul relativo grado. Chi ha conseguito un titolo estero riconosciuto, potrà partecipare a pieno titolo. Chi attende il riconoscimento partecipa con riserva. Il concorso straordinario su sostegno sarà nazionale, ma articolato su base regionale. Ai vincitori saranno assegnati i posti di sostegno dei diversi ordini e gradi di scuola, che residuano in caso di esaurimento di tutte le altre graduatorie utilizzabili ai fini delle assunzioni a tempo indeterminato (tra cui GAE e graduatorie dei concorsi). Per la scuola secondaria è previsto che la procedura possa restare fino al 31 dicembre 2025. Si potrà fare domanda per una sola regione e per tutti i posti per cui si ha il titolo.

Le assegnazioni e assunzioni

Ci potrà essere l'assegnazione incarico a tempo determinato: i docenti collocati in posizione utile saranno individuati e, con procedura informatizzata, assegnati ad una scuola dove otterranno un contratto di supplenza annuale (31 agosto). E’ previsto che i docenti svolgano il percorso di formazione e prova con test finale  previsto dal decreto ministeriale 226/2022. Chi supera positivamente il percorso sarà ammesso alla prova disciplinare di idoneità con una commissione esterna (sul modello della prova prevista per i docenti da GPS 1 fascia). Con altri si procederà invece con l'assunzione a tempo indeterminato: i docenti che supereranno l’anno di formazione e prova e la prova disciplinare saranno assunti a tempo indeterminato a decorrere dal 1° settembre dell’anno scolastico successivo a quello dell’incarico e confermati in ruolo nella medesima scuola in cui hanno prestato servizio a tempo determinato. Chi non supera il percorso di formazione e periodo annuale di prova può ripeterlo una volta (articolo 1, comma 119, della legge 13 luglio 2015, n. 107), secondo le modalità previste dall’articolo 14, comma 3 e seguenti, del DM 226 del 2022. Chi rinvia il percorso di formazione e periodo annuale di prova per giustificati motivi mantiene il contratto a tempo determinato nell’istituzione scolastica in cui ha svolto l’incarico e reitera il percorso. Chi non supera la prova disciplinare decade dalla procedura e non viene assunto a tempo indeterminato. In questo caso si viene esclusi dalla graduatoria non vi si può accedere più neanche in diversa regione. Il servizio prestato viene valutato quale incarico a tempo determinato.

Le prove

La prova disciplinare consiste in un colloquio di idoneità che verifica, in relazione ai programmi vigenti dei concorsi ordinari relativi ai posti di sostegno, il possesso e corretto esercizio, in relazione all’esperienza maturata dal docente e validata dal positivo superamento del percorso di formazione e periodo annuale di prova, delle conoscenze e competenze finalizzate a una progettazione educativa individualizzata. La verifica consiste nella capacità di elaborare una progettazione educativa che rispetti ritmi e stili di apprendimento ed esigenze di ciascun alunno; nella capacità di elaborare, in stretta collaborazione con gli altri membri del consiglio di classe, interventi equilibrati fra apprendimento e socializzazione e la piena valorizzazione delle capacità e delle potenzialità possedute dal soggetto in formazione. Infine, la capacità di comprensione e conversazione in lingua inglese almeno al livello B2 del quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue.

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