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Edili, Nino Potenza eletto segretario regionale della Feneal Uil siciliana

La nuova segreteria composta da Francesco Mudaro, Pasquale De Vardo, Giuseppe Tumbarello e Saveria Corallo. Eletto anche il tesoriere Antonino Sergio Buscaino

Nino Potenza è il nuovo segretario generale della Feneal Uil, la Federazione regionale che organizza i lavoratori del comparto edile. Sostituisce il segretario uscente Francesco De Martino, che ha guidato per 6 anni la federazione regionale. A margine del congresso, il nuovo Consiglio regionale della Feneal, oltre al segretario generale, ha eletto anche la nuova segreteria, che è composta da Francesco Mudaro, Pasquale De Vardo, Giuseppe Tumbarello e Saveria Corallo. Eletto anche il tesoriere Antonino Sergio Buscaino. Presenti il tesoriere nazionale Feneal, Enzo Mudaro, che ha presieduto i lavori congressuali, il segretario generale della Feneal nazionale Vito Panzarella, che ha concluso i lavori congressuali, e la segretaria generale della Uil Sicilia e Area Vasta, Luisella Lionti.

De Martino ha ricordato fra l’altro le molte ombre connesse al boom di imprese che il settore ha conosciuto nell’ultimo semestre dello scorso anno. «Criticità, almeno due, sono state registrate dall’avvio dei cantieri legati ai vari bonus – ha detto De Martino – la prima è la carenza di manodopera specializzata. La seconda, ancor più grave, è l’aumento degli infortuni sui cantieri, spesso mortali, dovuto a nostro avviso alla scarsa formazione e informazione sui rischi presenti nel settore delle costruzioni e alla carenza dei controlli da parte degli organi ispettivi».
La relazione e il dibattito hanno messo in evidenza la forte preoccupazione dovuta alla scarsa capacità di progettazione di tutti gli enti pubblici che potrebbe mettere in discussione gli effetti positivi che il Pnrr potrebbe portare nella Sicilia.

Potenza nel suo intervento finale ha pure ribadito la necessità di un’azione unitaria con le altre organizzazioni sindacali e le associazioni datoriali «perché governo regionale e amministrazioni locali facciano sì che tutte le opere pubbliche da appaltare o già appaltate possano tradursi in opportunità occupazionali e di sviluppo per il nostro territorio».

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