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Impianti per il gas in Sicilia, Musumeci: "Misure compensative per i territori interessati"

Il presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci

Si scrive "misure compensative" si legge sgravi fiscali, contributi, agevolazioni sulle tasse, infrastrutture. L'argomento è il gas russo ed in particolare il contributo che può arrivare dalla Sicilia grazie al potenziamento del gasdotto Transmed che collega l'Algeria a Mazara del Vallo e alla messa in funzione del rigassificatore di Porto Empedocle. La richiesta di misure compensative da parte dello Stato nei confronti dell'Isola è quella che arriva dal presidente della Regione, Nello Musumeci, ospite a Omnibus, su La7.

«Noi in Sicilia - ha detto Musumesi - abbiamo preparato per tempo un piano energetico. ma ci sono questioni da affrontare. Il rigassificatore di Porto Empedocle, a esempio, è rimasto per anni in naftalina, anche perché le comunità locali non sono state informate adeguatamente e questo alimenta reazioni di allarme. È necessaria anche una attività di comunicazione seria che dia una reale percezione di sicurezza».

Il governatore siciliano è critico nei confronti della politica energetica nazionale: «Dovevamo aspettare la guerra per scoprire che l’Italia importa il 90% di gas, che buona parte arriva dalla Russia e che non abbiamo mai avuto un piano energetico? Trovare adesso una soluzione in un tempo di emergenza come questo, è solo un atto di buona volontà. Occorreva agire prima».

Nelle ultime settimane l'Italia sta correndo per diversificare le fonti di fornitura del gas. L'obiettivo è, entro l'inverno, riempire gli stoccaggi di 12 miliardi di metri cubi (più 4 di emergenza) per far fronte ai mesi freddi e il prima possibile, nell'arco di due-tre anni, liberarsi della dipendenza dalla Russia.

Il punto di partenza sono i cinque gasdotti, due dei quali passano per la Sicilia: Transmed a Mazara del Vallo e Greenstream a Gela. E l'accordo del premier Mario Draghi dei giorni scorsi con l'Algeria, che è il secondo fornitore italiano dopo la Russia, porta forniture in crescita graduale proprio attraverso il gasdotto Transmed fino ad altri 9 miliardi di metri cubi nel 2023-2024.

Poi c'è il rigassificatore di Porto Empedocle, da sette anni messo in cantina dai vari governi dopo aver ottenuto i permessi e affrontato l'opposizione e i ricorsi dei comitati locali, ora l'amministratore delegato di Enel, Francesco Starace, ha annunciato la ripresa del progetto con un investimento di circa un miliardo.

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