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Università, in arrivo oltre 13 mila assunzioni: la mappa dei posti in Sicilia

Doppio sblocco per le assunzioni negli atenei. Da un lato, il ministero dell’Università (Mur) ha distribuito i 2.004 punti organico per il 2021, e cioè le autorizzazioni “condizionate” a sostituire il personale cessato nel 2020, che sulla carta valgono da subito almeno 2mila nuovi ingressi. Dall’altro, il Ddl di bilancio stanzia 75 milioni per il reclutamento “libero” del personale accademico a partire dal 2022, che salgono fino a 740 nel 2026 e valgono oltre 11.500 unità aggiuntive. Due misure che potrebbero consentire al personale accademico di proseguire il trend ascendente iniziato l’anno scorso dopo un decennio e più di tagli, scrive il Sole 24 Ore. In Sicilia per il turnover consentito l’università di Catania assumerà 81 docenti, Palermo 75 e Messina 71. 
Ancora più sostanzioso il piano di reclutamento straordinario previsto dal Ddl di bilancio, che gli atenei (statali e non statali) possono utilizzare «in deroga alle vigenti facoltà assunzionali, al fine di favorire il graduale raggiungimento degli standard europei in ordine al rapporto tra il numero dei docenti e del personale tecnico amministrativo delle università e quello degli studenti». A disposizione ci sono 75 milioni di euro per il 2022, 300 per il 2023, 640 per il 2024, 690 per il 2025 e 740 dal 2026 in poi. Sarà un decreto del Mur, atteso entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di bilancio (e dunque entro fine marzo) a individuare i criteri di riparto, incluso il peso da assegnare alla valutazione della qualità della ricerca (Vqr) e alle politiche di reclutamento. Ma dalla relazione tecnica del disegno di legge già sappiamo che si attendono, nel periodo 2023/26, 11.569 nuovi ingressi di cui 3.706 ricercatori.

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