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Intesa Sanpaolo: duemila prepensionamenti e 1.100 assunzioni entro il 2025

Il ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina

Intesa Sanpaolo ha raggiunto un accordo con le organizzazioni sindacali per l’assunzione di 1.100 giovani a tempo indeterminato a fronte di 2.000 prepensionamenti su base volontaria.

Il ricambio generazionale

L’accordo è stato firmato con Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin. È finalizzato nel contempo a un ricambio generazionale senza impatti sociali e a continuare ad assicurare un’alternativa ai possibili percorsi di riconversione/riqualificazione professionale nel quadro della valorizzazione delle persone del Gruppo Intesa Sanpaolo «anche attraverso l’equilibrio tra vita professionale e vita privata», precisa una nota dell’istituto. L'accordo individua le modalità e i criteri per il raggiungimento dell’obiettivo di 2.000 nuove uscite volontarie entro il 2025, con l’accesso al pensionamento o al Fondo di solidarietà da parte delle persone del Gruppo. Inoltre, entro il 2025 saranno effettuate assunzioni a tempo indeterminato nel rapporto di un’assunzione per ogni due uscite volontarie, fino a comunque 1.000 assunzioni, a fronte delle 2.000 nuove uscite volontarie previste, oltre a 100 assunzioni a integrazione dell’accordo datato 29 settembre 2020.

I requisiti per lasciare l'azienda

Le assunzioni saranno destinate a sostenere la crescita del Gruppo e le nuove attività e si aggiungono a quelle già previste dall’accordo 29 settembre 2020, per un totale di 4.600 entro il dicembre 2025 a fronte delle 9.200 uscite che si concluderanno entro il primo trimestre 2025. L'accordo prevede che l’offerta riguardante le uscite volontarie venga rivolta a tutte le persone delle società italiane del Gruppo Intesa Sanpaolo, compresi i dirigenti. Potrà aderire, secondo modalità comunicate dal Gruppo, chi avrà maturato i requisiti di pensionamento entro il 31 dicembre 2028, incluse le regole di calcolo cosiddette «Quota 100» e «Opzione donna».

L'eventuale graduatoria

Se le domande di pensionamento o accesso al Fondo di solidarietà saranno superiori al numero di 2.000, verrà redatta una graduatoria unica a livello di Gruppo per tutto il personale delle società italiane, sulla base della data di maturazione del diritto alla pensione. Nella graduatoria verrà data priorità ai titolari delle previsioni ex art. 3, comma 3 della L. 104/1992 per sé e alle persone disabili con percentuale di invalidità non inferiore al 67%.

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