Arriva una boccata di ossigeno per le aziende agricole siciliane alle prese con la realizzazione di progetti finanziati dal Psr Sicilia 2014-2020. Il Dipartimento regionale per l’Agricoltura ha, infatti, emanato un decreto che proroga di 12 mesi il completamento degli interventi per quanto riguarda le misure di sviluppo rurale non connesse alla superficie o agli animali. Con la possibilità di un’ulteriore proroga straordinaria di altri 12 mesi.
Le aziende che hanno ricevuto già un’anticipazione dovranno però estendere la polizza fidejussoria che viene stipulata a protezione del progetto finanziato.
“La proroga – afferma Angela Foti, vicepresidente dell’Ars e deputata regionale di Attiva Sicilia – è anche il risultato di varie interlocuzioni che ho avuto con il dirigente del Dipartimento regionale dell’Agricoltura, Dario Cartabellotta, al quale ho evidenziato le difficoltà delle imprese beneficiarie delle misure del Psr Sicilia a completare i progetti a causa dei ritardi determinati dalla pandemia. In questo senso sono state tante le sollecitazioni pervenute sia dalle associazioni di categoria che dal mondo bancario: quest’ultimo ha sottolineato il rischio di sofferenza creditizia alle quali sarebbero andate incontro le imprese in assenza di una proroga. Il dirigente Cartabellotta ha mostrato sensibilità sul tema e ha riconosciuto il concreto rischio che le misure perdessero efficacia”.
La pandemia, oltre a provocare ritardi nei lavori, ha causato anche un eccessivo e incontrollato aumento dei prezzi delle materie prime, specialmente di quelle utilizzate nel settore delle costruzioni. Come ha evidenziato l’Ance, il prezzo di ferro e acciaio è aumentato del 117%, quello del polietilene del 45%, il rame +17% e il petrolio con i suoi derivati ha registrato un aumento del 34%. “Aumenti – spiega Foti – che hanno ancora di più aggravato la situazione dei cantieri già avviati”.
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