Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Imprese siciliane ultime per puntualità nei pagamenti, ma i ritardi gravi si riducono

Dai dati forniti da Cribis, nell'Isola sono diminuiti del 3,5 per cento i versamenti a più di 30 giorni dalla scadenza. Fra le province, Trapani in coda

L'edificio in cui si trova la sede milanese di Cribis

Con soltanto il 19,8 imprese di imprese che pagano alla scadenza i propri fornitori, la Sicilia è all’ultimo posto della classifica italiana stilata dallo Studio Pagamenti di Cribis, società del gruppo Crif specializzata nella business information, aggiornato al 30 giugno 2021. L’Isola si aggiudica anche il primato negativo per quanto riguarda i pagamenti in grave ritardo, ovvero oltre i 30 giorni (22,3%), nonostante questi siano diminuiti del 3,5% rispetto al trimestre precedente.  I ritardi gravi calano soprattutto a Siracusa (-8,8%), Ragusa (-6,6%), Caltanissetta (-6%) ed Enna (-4,5%). Siracusa (+2,1), Agrigento (+0,9%), Catania ed Enna (+0,5 per entrambe) sono le province dove aumenta la puntualità, che resta stabile a Messina.

Trapani maglia nera

Per quanto riguarda la classifica delle province, Trapani, al 107° posto, è la meno virtuosa in assoluto in Italia. In Sicilia, la migliore è Ragusa (88°), seguita da Catania (94°), Caltanissetta (96°), Agrigento (97°), Enna (100°), Siracusa (102°), Messina (103°), Palermo (105°) e appunto Trapani (107°). Rispetto allo scorso marzo, Ragusa guadagna 3 posizioni, Caltanissetta e Siracusa una; Agrigento ne perde 2, Enna, Messina e Palermo una, mentre restano stabili Trapani e Catania.

La situazione in Italia

Secondo lo Studio Pagamenti di Cribis, sempre aggiornato al 30 giugno scorso, rispetto a fine 2019 i pagamenti oltre 30 giorni in Italia sono aumentati del 21,9%. Fra le regioni, colpite soprattutto Valle d’Aosta, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Veneto e Liguria. È il segno che continua l’impatto dell’emergenza Covid-19 sulla puntualità dei pagamenti delle imprese: a giugno le aziende italiane che pagano i propri fornitori con un ritardo di oltre 30 giorni sono il 12,8%, un dato in lieve diminuzione rispetto al trimestre precedente (-2,3%), ma come detto in crescita del 21,9% rispetto a fine 2019. L’incremento dei ritardi gravi rispetto alla fine del 2019 è particolarmente evidente soprattutto in Valle d’Aosta (+47,9%), Trentino-Alto Adige (+41,2%), Friuli-Venezia Giulia (+40,3%), Veneto (+37,3%) e Liguria (+36,7%), mentre a livello provinciale le più colpite sono Imperia (+76,6%), Belluno (+70,8%), Asti (+60%), Sondrio (+58,5%) e Trento (+54,3%).

Preti parla di segnali positivi

«Nonostante i dati sui pagamenti in grave ritardo indichino un peggioramento rispetto alla situazione pre-pandemia, un segnale positivo viene dalle imprese che pagano puntualmente i fornitori e che al 30 giugno scorso sono il 36,5%, un numero in aumento sia rispetto a fine 2020 (+2,2%) che in confronto con fine 2019 (+5,2%)», dichiara Marco Preti, amministratore delegato di Cribis.
Il ranking regionale della puntualità è guidato dalla Lombardia (45,7%), seguita da Emilia-Romagna (44,6%), Veneto (44%), Friuli – Venezia Giulia (43%) e Marche (42,6%), mentre in ultima posizione come detto troviamo la Sicilia (19,8%), preceduta da Calabria (20,7%) e Campania (23,3%). Sicilia, Calabria e Campania (nell’ordine) detengono inoltre il primato negativo per quanto riguarda i pagamenti oltre i 30 giorni, rispettivamente con il 22,3, il 22,1 e il 20,1%. Fra le province, la più puntuale ancora una volta è Brescia, seguita da Sondrio, Bergamo, Lecco e Reggio-Emilia; all’ultimo posto Trapani, preceduta da Reggio Calabria, Palermo, Crotone e Messina. Le province che rispetto allo scorso trimestre hanno guadagnato più posizioni sono Monza Brianza, che avanza dal 16° al 12° posto, e Biella (dal 22° al 18°); quelle che ne hanno perse di più sono Belluno, che scende dal 14° al 20°, Bolzano (dal 23° al 28°) e Pesaro Urbino (dall’11° al 16°).

La classifica per settori

Per quanto riguarda i settori, lo studio di Cribis indica quello dei Servizi finanziari come il più puntuale (47,9%), seguito da Costruzioni (43,4%) e Trasporti e distribuzione (41,9%), mentre Commercio al dettaglio (+26,3%), Manifattura (+22,1%), Servizi (+17,2%) e Commercio all’ingrosso (+14%) sono quelli dove si registra la variazione percentuale più elevata nei pagamenti oltre 30 giorni rispetto a fine 2019.

La classifica per regioni (Q2 indica il secondo trimestre)

I dati della Sicilia (Q1 e Q2 indicano primo e secondo trimestre)

La classifica per province

 

Caricamento commenti

Commenta la notizia