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Più di 3 mesi per saldare le imprese, la Sicilia maglia nera nei pagamenti

Il record di ritardi a Mascali dove le fatture vengono liquidate dopo 177 giorni, mentre Termini Imerese si ferma a quota 166

La maglia nera spetta al Comune di Mascali, che impiega mediamente 177 giorni per saldare i conti con le imprese che lavorano per l’amministrazione. E al secondo posto di questa speciale classifica c’è Termini Imerese, che fa appena un po’ meglio impiegando 166 giorni. A Fiumedinisi, nel Messinese, ne servono invece 162. In generale in Sicilia la metà dei sindaci paga le aziende fornitrici molto oltre i termini previsti, il dato emerge dal servizio di Giacinto Pipitone pubblicato dal Giornale di Sicilia in edicola.

In particolare, il 46,3% dei Comuni paga le imprese con più di 60 giorni di ritardo sull’emissione delle fatture. E ciò malgrado le norme in vigore impongano un’attesa non superiore ai 30 giorni.

A fare i conti è stata Confartigianato Sicilia che ha elaborato dati ufficiali del ministero dell’Economia mettendo in fila tutti i 389 Comuni. E scoprendo che i ritardi peggiori si concentrano nelle province di Enna, Agrigento e Messina. Nella top ten dei peggiori pagatori ci sono anche San Pietro Clarenza (147 giorni), Graniti (142), Librizzi (141), Reitano (136), Mineo (133), Pachino (132) e Linguaglossa (129).

Sono la punta dell’iceberg di un problema che in Sicilia è ormai una normalità al punto che l’isola è al penultimo posto in Italia per il rispetto dei tempi di pagamento: questo emerge dallo studio di Confartigianato.

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