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Pandemia e crisi, il vino siciliano regge l’onda d’urto: nel 2020 solo il 5% in meno di bottiglie prodotte

Nell’anno segnato dalla pandemia, il vino siciliano, rispetto ad altre regioni, ha retto l’onda d’urto del Covid-19, chiudendo il 2020 con una leggera flessione del 5% sulla produzione dei vini Doc Sicilia (90.594.310 le bottiglie prodotte contro le 95.640.634 dell’anno precedente).

Sostenibilità, enoturismo, digitale, mercati esteri e formazione sono gli obiettivi del futuro per Assovini Sicilia. L’associazione che riunisce oltre 90 produttori siciliani, punta sugli obiettivi strategici e prioritari sui quali puntare in uno scenario futuro che dia un nuovo slancio e vigore al settore vinicolo siciliano rappresentato.

Intanto è stato rinviato al 2022 l’appuntamento con “Sicilia en Primeur”. Assovini Sicilia si prepara, quindi ad affrontare nuove sfide, rafforzando l’identità e il brand dell’associazione attraverso il profilo e la storia imprenditoriale delle singole aziende vitivinicole associate, collegati da una visione di insieme.

In questo contento, si rivela strategico valorizzare l’enoturismo siciliano, declinato in una molteplicità di dimensioni che affiancano la produzione delle cantine -dalla visita e degustazione, alla ricettività, il wine trekking, il pic-nic tra i filari, i corsi di cucina. In una parola, l’enoturismo diventa well-being. “La Sicilia ha le carte in regola per essere un’immensa Napa Valley”- afferma Laurent Bernard de la Gatinais, Presidente di Assovini Sicilia.

Se fino a qualche tempo fa, l’enoturismo si limitava alla degustazione oggi si punta a qualcosa di più diversificato e complesso. L’ospitalità è un modo completo per promuovere la Sicilia del vino, dalle piccole alle grandi aziende vinicole, perché l’enoturismo mette insieme territorio, vino, natura, cibo, relax, convivialità. Assovini Sicilia, intende supportare la ricettività dei nostri associati e l’enoturismo come strategia per fare conoscere il territorio, i nostri soci, la cultura gastronomica, le nostre risorse”.

Nel futuro di Assovini Sicilia, c’è molta attenzione alla sostenibilità, un valore e un obiettivo che l’associazione di vitivinicoltori siciliani porta avanti attraverso la Fondazione SOStain Sicilia, costituita da Assovini Sicilia insieme al Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia e presieduta da Alberto Tasca. SOStain è un programma di sostenibilità per la vitivinicoltura siciliana, promosso allo scopo di certificare la sostenibilità del settore vitivinicolo regionale, attraverso rigorosi indicatori che permettono alle aziende di misurare il proprio livello di sostenibilità e di ridurre, di conseguenza, l’impatto sull’ecosistema.

“Dopo un lavoro sul territorio lungo 12 anni, - dice Alberto Tasca, presidente di SOStain - siamo adesso entrati nella seconda fase operativa per garantire formazione e assistenza tecnica continua alle aziende che vogliono misurarsi, implementare il disciplinare e certificarsi per ottenere il marchio SOStain”

È fondamentale che arrivi un messaggio ad aziende e consumatori: SOStain non è un semplice programma di certificazione. È un percorso teso al miglioramento continuo del livello di sostenibilità, per alzare l’asticella ogni anno e portare benefici aggregati all’intero comparto vitivinicolo regionale e alla salute del territorio in cui lavoriamo”, conclude Alberto Tasca.

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