
Anche nel mese di aprile 2021 è previsto il Reddito di Cittadinanza per chi ne ha fatto richiesta e ha aggiornato l'Isee.
Il pagamento del reddito di cittadinanza ad aprile arriverà intorno al 27 marzo e comunque entro la fine del mese, trattandosi della rata ordinaria.
Per chi riceverà per la prima volta il reddito di cittadinanza, la data da tenere d'occhio per la prima ricarica è invece fissata dal 16 marzo in poi.
Occorre essere un cittadino maggiorenne: italiano o dell’Unione Europea; di Paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, o apolide in possesso di analogo permesso; di Paesi terzi familiare di cittadino italiano o comunitario titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente; titolare di protezione internazionale.
Per quanto riguarda i requisiti economici è essenziale che il nucleo familiare sia in possesso di: un valore Isee inferiore a 9.360 euro; un valore del patrimonio immobiliare in Italia e all’estero, diverso dalla casa di abitazione, non superiore a 30 mila euro; un valore del patrimonio mobiliare non superiore a 6 mila euro; un valore del reddito familiare inferiore a 6 mila euro annui. Se il nucleo familiare risiede in un’abitazione in affitto, la soglia è elevata a 9.360 euro. Il nucleo familiare del cittadino richiedente non deve essere in possesso di: autoveicoli immatricolati la prima volta nei 6 mesi antecedenti la richiesta, o autoveicoli di cilindrata superiore a 1.600 cc oppure motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc, immatricolati la prima volta nei 2 anni antecedenti; navi e imbarcazioni da diporto.
Con il nuovo decreto sostegni il Rdc “è stato rifinanziato per un miliardo ma cambia la disciplina perché viene considerata la possibilità di non disincentivare la ricerca di lavoro” ha sostenuto il Ministro del Lavoro, Andrea Orlando, al termine del Consiglio dei ministri. Tutti coloro che usufruiscono del Reddito di cittadinanza e trovano un lavoro a termine, hanno la possibilità di bloccare la prestazione assistenziale, e al termine del rapporto di lavoro, continuare a percepire il beneficio.
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