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A dicembre persi oltre 100mila posti di lavoro, la disoccupazione giovanile sfiora il 30%

A dicembre tornano a calare gli occupati e si registra un incremento dei disoccupati e degli inattivi. Secondo quanto rende noto l’Istat, la diminuzione dell’occupazione (-0,4% rispetto a novembre, pari a -101mila unità) coinvolge le le donne, i lavoratori sia dipendenti sia autonomi e caratterizza tutte le classi d’età, con l’unica eccezione degli ultracinquantenni che mostrano una crescita; sostanzialmente stabile la componente maschile.

Il tasso di disoccupazione è salito in Italia al 9,0% (+0,2 punti) a dicembre, tra i giovani il tasso è aumentato al 29,7%

Nel complesso il tasso di occupazione scende al 58,0% (-0,2 punti percentuali). Il numero di persone in cerca di lavoro torna a crescere (+1,5%, pari a +34mila unità) in modo generalizzato e solo per 15-24enni si osserva una diminuzione. Il tasso di disoccupazione sale al 9% (+0,2 punti) e tra i giovani al 29,7% (+0,3 punti).

"A dicembre l’occupazione torna a diminuire, interrompendo il trend positivo che tra luglio e novembre aveva portato a un recupero di 220 mila occupati; il calo occupazionale è concentrato sulle donne e coinvolge sia i dipendenti sia gli autonomi. Inversione di tendenza anche per la disoccupazione che, dopo quattro mesi di progressivo calo, torna a crescere portando il tasso al 9% - commenta l’Istat -. I livelli di occupazione e disoccupazione sono inferiori a quelli di febbraio 2020 - rispettivamente di oltre 420 mila e di quasi 150 mila unità - e l'inattività risulta superiore di oltre 400 mila unità. Rispetto a febbraio 2020, il tasso di occupazione è più basso di 0,9 punti percentuali e quello di disoccupazione di 0,4 punti".

A dicembre 2020, le ore pro capite effettivamente lavorate settimanalmente, calcolate sul complesso degli occupati, sono pari a 28,9, livello di 2,9 ore inferiore a quello registrato a dicembre 2019; la differenza scende a 2,5 ore tra i dipendenti, per i quali il numero di ore lavorate è pari a 28. Nell’arco dei dodici mesi, diminuiscono le persone in cerca di lavoro (-8,9%, pari a -222mila unità), mentre aumentano gli inattivi tra i 15 e i 64 anni (+3,6%, pari a +482mila). Dal 1° gennaio 2021 è stata avviata la nuova rilevazione Forze di lavoro che recepisce il Regolamento (UE) 2019/1700.

Secondo quanto previsto dal Regolamento, e come anticipato dalla nota per la stampa del 10 dicembre 2020 , l’uscita del dato di gennaio 2021 è posticipata al 6 aprile contestualmente al rilascio del dato di febbraio. L’Istat renderà disponibili a breve informazioni di maggiore dettaglio.

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