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Il reddito di emergenza ora si può richiedere anche nei Caf

Il reddito di emergenza ora può essere richiesto anche nei Caf, grazie ad una convenzione stipulato il 10 agosto con l'Inps, purché si abbiano i requisiti necessari. La sottoscrizione da parte dei Caf deve avvenire con modalità elettroniche, apponendo anche la firma digitale.

Il reddito di emergenza è una delle misure adottate dal governo per aiutare i cittadini ad affrontare la crisi economica determinata dall'emergenza sanitaria di coronavirus. In particolare si tratta di un assegno bimestrale, erogato in due quote che possono andare dai 400 agli 800 euro. 

Finora il sussidio si poteva richiedere in autonomia attraverso il portale dell'Inps. Da adesso, invece, grazie alla convenzione, si può dare richiesta anche nei Caf, purché il nucleo familiare abbia i requisiti necessari. Per fare domanda bisogna avere la residenza in Italia, un Isee inferiore ai 15.000 euro e un valore del patrimonio mobiliare familiare inferiore a 10.000 euro, soglia che cresce di 5.000 euro per ogni successivo componente della famiglia, sino a un massimo di 20.000 euro.

Questo sussidio, però, non può essere cumulato con altri. Non può quindi essere erogati a chi già percepisce il reddito di cittadinanza o ha beneficiato di altre misure di sostegno, tra cui, per esempio, i 600 euro che a marzo e aprile sono stati destinati alle partite Iva. Precisiamo però che i possessori di partita Iva che non hanno ottenuto il bonus di 600 euro nei mesi passati, ma che soddisfano i requisiti richiesti, possono fare richiesta per il reddito di emergenza.

I cittadini che non hanno dimestichezza su Internet, grazie alla convenzione, potranno delegare ai Caf la domanda per ottenere il reddito di emergenza. Il tutto avverrà in maniera gratuita, sarà infatti l'Inps a rimborsare il Caf tramite fattura elettronica. Il Caf, a sua volta, avrà il compito di verificare l'identità del richiedente, assisterlo nella compilazione della domanda e trasmetterla all'Istituto di Previdenza.

 

 

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