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Decreto agosto tra bonus, reddito di emergenza e licenziamenti: tutte le novità

Il ministro del Lavoro Nunzia Catalfo

Reddito d’emergenza, cig e licenziamenti. Sono diversi i nodi ancora da sciogliere per chiudere l’impianto del dl Agosto atteso in consiglio dei Ministri alla fine della prossima settimana. Un decreto più "light" rispetto al Dl Rilancio ma che conterrà anche interventi per l’automotive, il turismo, la scuola, la ricostruzione post sisma e i pertinenziali delle spiagge.

Il reddito d’emergenza rischia di diventare nuovo terreno di scontro. Sia il ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo (M5s), che la sottosegretaria al Mef, Cecilia Guerra (Leu), hanno aperto alla possibilità di una proroga ma Iv e Pd fanno muro ribadendo le perplessità già espresse in occasione del dl Rilancio quando, ricordano fonti di maggioranza, l’accordo fu raggiunto stabilendo che si sarebbe trattato di un intervento una tantum. Al ministero del Lavoro si sta valutando una proroga breve ma la misura per i renziani è un fallimento. Il tema sarà oggetto di confronto nei prossimi giorni e potrebbe riaccendere le tensioni nella maggioranza.

Il decreto dovrebbe prevedere per le imprese che hanno usufruito della cig e non vi faranno ulteriore ricorso, un esonero contributivo, nel massimo di 4 mesi, nei limiti delle ore di integrazione salariale già fruite. Per chi invece assume fino al 31 dicembre lavoratori a tempo indeterminato è previsto l’esonero totale dal versamento dei contributi previdenziali, per un periodo massimo di sei mesi a partire dall’assunzione. Da entrambi gli sgravi restano esclusi i premi e contributi dovuti all’Inail.
Nel pacchetto lavoro ci sarà un rafforzamento della dote del Fondo del Fondo nuove competenze di circa 500 milioni e una deroga alle norme sui contratti a termine che potranno essere rinnovati fino al 31 dicembre senza indicazioni di causali. Prevista inoltre la proroga delle procedure semplificate per lo smart working nel privato. In arrivo anche nuova indennità per i lavoratori stagionali del turismo, degli stabilimenti termali e dello spettacolo danneggiati dall’emergenza epidemiologica da Covid-19. Inoltre, l’incremento della pensione per gli invalidi civili totali o sordomuti o ciechi civili dovrebbe scattare a partire dai 18 anni e non più dai 60.

Sotto la lente anche la proroga selettiva delle 18 settimane di cassa integrazione e, in particolare, la scelta di introdurre il paletto del fatturato per accedere alla seconda tranche di 9 settimane, prevedendo un contributo addizionale del 9% per le imprese con perdite di ricavi fino al 20% e del 18% per chi non registra cali. Contributo non dovuto per chi ha subito perdite pari o superiori al 20%. Si sta ragionando se prevedere anche altri paletti, tenendo conto ad esempio dei codici Ateco, per non penalizzare settori colpiti ma che potrebbero non aver subito perdite di fatturato nel lockdown.

Perplessità si registrano anche sul prolungamento a fine anno del blocco dei licenziamenti in scadenza il 17 agosto. Il blocco sarà legato al ricorso alla cassa e non varrà per le aziende che chiudono i battenti, nel caso di fallimenti o di liquidazione con cessazione. Confindustria si è già espressa contro e ha chiesto al governo di cambiare passo esprimendo dubbi anche sugli sgravi per le assunzioni senza possibilità di ristrutturare le aziende.

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