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Reddito di cittadinanza, vicina la scadenza dei pagamenti: ecco per chi e da quando

Reddito di cittadinanza

Per molti percettori del reddito di cittadinanza si avvicina la data della scadenza. Come accaduto già negli scorsi mesi, infatti, una buona parte di chi percepisce il sussidio vedrà l'interruzione delle ricariche sulla propria Postepay. Per ottenere nuovamente il sussidio bisognerà presentare una nuova domanda. Ecco come.

REDDITO DI CITTADINANZA: SCADENZA, ECCO QUANDO. A breve molti percettori del reddito di cittadinanza vedranno scadere il proprio sussidio. Si tratta di chi ha iniziato a benificiare del sussidio da aprile 2019. Mancano infatti solo due mesi al completamento della durata complessiva dei 18 mesi.

Ciò vuol dire che chi ha in programma la scadenza del reddito a settembre, fino a quella data continuerà a ricevere i pagamenti di luglio, agosto e settembre.

REDDITO DI CITTADINANZA: COSA FARE DOPO LA SCADENZA. A settembre 2020 il beneficio decadrà e per ottenerlo nuovamente bisognerà attendere un mese per poter ripresentare una nuova istanza, ossia dal 31 ottobre in poi.

Dal momento che però cadrà di sabato, la prima data utile per presentare la nuova domanda sarà il 2 novembre 2020.

Per presentare la nuova domanda si potrà:

  • utilizzare il sito ufficiale www.redditodicittadinanza.gov.it
  • recarsi alle Poste Italiane o al Caf
  • presentare la domanda dal sito dell'Inps

Per la nuova domanda bisognerà inoltre presentare: il modulo SR180 Inps e l'ISEE 2020 aggiornato.

REDDITO DI CITTADINANZA: CHI HA PERSO IL SUSSIDIO. I DATI. Secondo i dati Inps, da aprile ad oggi, sono già 148mila nuclei familiari che hanno perso il reddito di cittadinanza.

Mentre al 7 luglio, sono oltre 2 milioni i nuclei familiari che hanno presentato domanda per ottenere il reddito o la pensione di cittadinanza.

In totale le richieste sono 1,4 milioni, il 68% sono state accolte, il 7% (circa 135mila) sono attualmente in lavorazione e il 25% (510mila istanze) sono state respinte.

Del totale delle richieste, 1,4 milioni, ossia il 68% sono state accolte, 135mila (7%) sono in lavorazione e 510 mila (25%) sono state respinte o cancellate.

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