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Bonus vacanze, partenza lenta: in Sicilia pochi alberghi hanno aderito

Turisti con le mascherine

Dopo il primo giorno sono ancora poche le strutture alberghiere che in Sicilia hanno deciso di sfruttare il bonus vacanze scattato ieri in tutta Italia. Lo scrive Fabio Geraci in un articolo sul Giornale di Sicilia in edicola.

Secondo il Governo, grazie a questa misura, chi va in ferie potrà coprire parte delle spese da trascorrere in alberghi, villaggi, camping, agriturismi e bed & breakfast pagando attraverso la app «io.italia.it».

Una famiglia di tre persone, con un Isee fino a quarantamila euro, potrà usufruire di cinquecento euro, trecento sono a disposizione per una coppia e 150 per i single, a patto che le vacanze siano effettuate sul territorio nazionale e che la prenotazione sia diretta e non attraverso intermediari tipo Airbnb o Booking.

Ma c’è un però: facendo una simulazione sul sito italyhotels.it per una camera doppia nel periodo di Ferragosto - realizzato da Federalberghi, l’associazione di categoria più rappresentativa - si evince che a Catania solo cinque alberghi accettano il bonus e sei, appena uno in più, a Palermo. A prima vista un vero e proprio flop per un provvedimento che, nelle intenzioni, dovrebbe dare respiro al turismo, il segmento economico più colpito durante il lockdown e il settore che sembra avere più difficoltà a ripartire.

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