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Reddito di cittadinanza ok per tre anni ma serve lo "stacco" di un mese: ecco perchè e come fare

Reddito di cittadinanza

Il reddito di cittadinanza si può rinnovare e percepire la quota per 18 mesi aggiuntivi ai primi 18. Basta presentare di nuovo la domanda. La Postepay, però, non può incassare 36 ricariche consecutive. Tra i primi 18 mesi e il rinnovo deve trascorrere un periodo di circa un mese, in cui non sarà possibile percepire il reddito di cittadinanza.

È la prima volta che ci si imbatte nel rinnovo del reddito di cittadinanza, dal momento che la misura è entrata in vigore nel marzo 2019. Il mese di distacco tra la prima e la seconda domanda era previsto già all'inizio. Al momento però non ci sono chiarimenti o provvedimenti da parte dell'Inps per l'eliminazione del periodo di sospensione.

Pur nel rispetto dei requisiti di accesso, i primi percettori che si imbatteranno nel periodo di sospensione del reddito di cittadinanza sono coloro che riceveranno l'ultima rata - la diciottesima - a settembre 2020. Dopo aver presentato nuovamente la domanda e trascorso il mese di stacco, la rata successiva non potrà essere percepita prima del mese di novembre 2020.

I percettori di reddito di cittadinanza chiamati al rinnovo potranno presentare domanda da settembre 2020 direttamente online sul sito Inps, muniti di credenziali, con la CSN, con la nuova carta di identità elettronica, con il Pin dispositivo e con Spid dal portale ufficiale redditodicittadinanza.gov.it. Chi lo desidera può presentare istanza recandosi presso gli uffici delle Poste Italiane, oppure usufruendo dei servizi di Caf e patronati.

 

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