Per i turisti lombardi Sicilia e Sardegna, le due regioni che il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha sconsigliato come mete perchè potrebbero sbarrare gli accessi ai suoi corregionali, non sono tra le mete più frequentate. «Il turismo sardo - ha dichiarato alla 'Stampa' Sala impegnato in questi giorni in un aspro scontro sul tema col governatore dell’isola Christian Solinas - almeno in parte lo abbiamo inventato noi. Non dico che i sardi debbano esserci riconoscenti ma trattarci da untori no».
I numeri messi a disposizione dal Touring raccontano però che le presenze turistiche lombarde in terra sarda, cioè il numero di notti pernottate, nel 2018 sono state 1.826.640. Un’entità che colloca la Sardegna all’ottavo posto della classifica tra le mete preferite dai lombardi.
In termini percentuali significa che il 3,9% sceglie di trascorrere relax e vacanze godendo del mare cristallino dell’isola.
Ancora più basso l’indice di gradimento per la Sicilia del governatore Nello Musumeci che ha definito quella di Sala «una battuta infelice» precisando comunque che «chiunque sarà benvenuto rispettando il protocollo di sicurezza».
La Sicilia è al 13esimo posto con 1.069.293 presenze turistiche per una percentuale del 2,3%.
A spiegare questi numeri potrebbero essere anche le difficoltà logistiche per chi, non vivendo a Milano e quindi vicino agli aeroporti, è costretto comunque a un viaggio più difficoltoso per raggiungere le due isole.
E allo stesso modo le statistiche non tengono conto di quanti, e sono molti, sono i lombardi di origine sarda o siciliana che vanno nelle seconde case o da parenti.
La graduatoria delle regioni più gradite ai lombardi vede svettare la vicina Emilia Romagna (oltre 9 milioni di presenze pari al 19,4%), la stessa Lombardia (5,5 mln l’11,9%), il Trentino Alto Adige (4,7 mln, 10,1%) e ancora la Toscana (4,4 mln, 9,6%), il Veneto (4,4 mln, 9,5%) e la Liguria (3,5 mln, 7,6%). Seguono Marche (4%), Sardegna, Puglia (3,8%), Lazio (3,4%), Piemonte (3%), Campania (3%), Sicilia, Abruzzo (2,1%), Friuli Venezia Giulia (1,7%), Valle d’Aosta (1,6%), Calabria (1,4%), Umbria (1,1%), Basilicata (0,4%) e, in fondo, il Molise scelto solo dallo 0,1% dei lombardi.
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