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I 100 milioni della Regione per i voucher: dopo 2 mesi ecco le istruzioni con le spese consentite, anche bollette

A circa due mesi dall'annuncio ufficiale, arrivano le istruzioni operative da parte della Regione sull'uso dei 100 milioni stanziati per le famiglie in difficoltà e assegnati ai Comuni siciliani.

Si tratta delle “Misure di sostegno all’emergenza socio-assistenziale da COVID19”, fondi che al momento sono stati erogati alla maggior parte dei Comuni nella misura del 30% (a Palermo sono in cassa 3,9 milioni), per la restante parte, come aveva anticipato nelle scorse settimane Giacinto Pipitone sul Giornale di Sicilia, si attende che la Regione completi la procedura di svincolo dai vecchi piani di spesa visto che si tratta di fondi europei.

Con un atto dell'assessorato regionale alla Famiglia, vengono indicate le spese ammissibili e le modalità di emissione dei contributi. Fino a ora solo una decina di Comuni li ha assegnati alle famiglie per via delle procedure lunghe e complesse.

ECCO IL TESTO INTEGRALE DEL DOCUMENTO.

SPESE AMMISSIBILI. Ogni comune potrà mettere a disposizione i fondi per alimenti, prodotti farmaceutici,  prodotti per l'igiene personale e domestica, bombole del gas, dispositivi di protezione individuale, pasti pronti, utenze domestiche di luce e gas, canoni di locazione di prima abitazione, limitatamente alle superfici abitative. Come spiegato nel documento, non saranno ritenute ammissibili altre voci.

MODALITÀ DI EMISSIONE. Ogni Comune sicilia può ricorrere ai voucher/buoni spesa secondo lle seguenti modalità:
- Voucher/buoni spesa, cartacei e/o elettronici, da acquistare presso terzi (forma indiretta);
- Voucher/buoni spesa, cartacei e/o elettronici, emessi dallo stesso Ente (forma diretta).
- Ogni Voucher/buono spesa deve riportare i loghi della Regione Siciliana e del Fondo Sociale Europeo,
riportati nell'intestazione della presente.

Nel testo, oltre a raccomandare ai Comuni adeguate misure per prevenire eventuali riproduzioni illegali dei voucher, viene specificato che "i pagamenti delle utenze domestiche di luce e gas, nonché dei canoni di locazione di prima abitazione, regolarmente registrati, devono avvenire solo in forma diretta ad opera dei Comuni"

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