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Coronavirus, storica tipografia di Palermo si riconverte e produce visiere: “Così non chiuderemo”

L'emergenza coronavirus ha messo in ginocchio tante attività ma è anche tanta la voglia di rimettersi in gioco reinventandosi. È il caso di una storica tipografia palermitana, Zeta Printing, già alla terza generazione, che per sopravvivere alla crisi ha deciso di riconvertire la propria produzione realizzando visiere protettive.

"Stiamo già producendo da qualche settimana, vogliamo sopravvivere e al contempo essere utili alla comunità”, dice Sergio Zito, titolare quarantaquattrenne. Dal packaging di lusso per il settore agroalimentare alle visiere per proteggersi dal coronavirus. In pochi giorni ecco una nuova produzione per evitare la crisi e la cassa integrazione.

“Non possiamo piangerci addosso - dicono Sergio Zito e la sorella Sonia (che nelle foto indossa la visiera) - e allora abbiamo trovato qualcosa da far fare ai nostri ragazzi per non lasciarli a casa”. L'arrivo della pandemia, e poi il successivo blocco di gran parte della produzione dal 16 marzo, ha spinto l'azienda alle ferie forzate per tutti i dipendenti.

La nuova visiera progettata dalla tipografia è semplice e funzionale. Realizzata in materiale trasparente PET dello spessore di 500 micron, sostenuta da un elastico che passa dietro alla testa e tenuta in posizione da una fascetta all’altezza della fronte.

“L’abbiamo fatta con materiali che avevamo già in casa e fortunatamente con le nuove attrezzature che abbiamo da poco in stabilimento  – racconta Zito -. Il principale vantaggio è che si può alzare di novanta gradi senza doversela sfilare e la può indossare agevolmente anche chi porta gli occhiali“.

Alcune strutture sanitarie hanno già preso contatti con Zeta Printing per testare la visiera. “Ma è funzionale ad uso civile indispensabile per tutte quelle attività in cui si ha diretto contatto il pubblico".

“Entro la prossima settimana pensiamo di produrre i primi 2mila pezzi, ad oggi siamo quasi a 500. Per noi è un prodotto totalmente nuovo, ci stiamo organizzando per essere più veloci possibile e per avere dei costi di produzione quanto più bassi possibile”. In questo modo non solo i macchinari resteranno in funzione evitando i costi ben più pesanti della chiusura, ma “da lunedì faremo tornare al lavoro parte del personale che avevamo già messo preventivamente in ferie”.

“La Face Shield avrà un costo al pubblico di 6 euro iva inclusa  – prosegue Zito – mentre per quanto riguarda la distribuzione stiamo cercando di proporla a farmacie, ferramenta, grande distribuzione e varie aziende dell’industria e dell’artigianato".

Al momento si può ordinare online sul sito aziendale o sui canali social. Anche il packaging minimal è stato curato dal team della Zeta Printing, che lo ha realizzato con una tempistica record.

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