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Coronavirus, in Sicilia contrazione oltre il 7%. Armao: "Ora lavoro duro"

Gaetano Armao - fonte: CdR

Nell’economia siciliana i settori particolarmente colpiti dall’emergenza coronavirus risultano i trasporti, il turismo, il settore alberghiero e il commercio al dettaglio, ma il perdurare delle misure di contrasto al virus stanno progressivamente, estendendo a tutti i settori sottoposti al vincolo di chiusura gli effetti recessivi. Emerge dalla relazione dell’assessore regionale all’Economia Gaetano Armao.

Le previsioni sull'andamento dell’economia nazionale non potranno che determinare effetti peggiorativi su quello regionale, «superando la dinamica regressiva e spingendo la contrazione oltre il 7%». Questa prospettiva, spiega Armao, impone da un lato di approvare in tempi brevi un bilancio ed una legge di stabilità proiettata all’emergenza, ma soprattutto «di approntare a livello regionale e concordare a livello nazionale massicce misure di supporto alla domanda e di iniezione di liquidità. Il governo regionale è già al lavoro su questa prospettiva ed aperto ad ogni interlocuzione». Proprio ieri il presidente della Regione ha annunciato il ritiro dei ddl Bilancio e Legge di stabilità per approntarne altri legati alla crisi che si sta attraversando.

Nell’immediatezza sono state assunte alcune iniziative sul piano economico per il sostegno alle imprese (la moratoria sui mutui d’intesa con l’Abi-Sicilia, estesa a Crias, Ircac ed Irfis; la misura straordinaria di liquidità affidata ad Irfis, con l’impiego di 30 milioni di euro per contributi in conto interessi a finanziamenti da 100 mila euro alle imprese al fine di rafforzare il capitale circolante, il bando sui tranched-cover/garanzie di portafoglio per 25 milioni con l’obiettivo di garantire finanziamenti per 250 milioni, l’incremento di ulteriori 100 milioni per la garanzia sui crediti).

Risulta tuttavia essenziale, per la Regione guidata dal governatore Nello Musumeci, la definizione del negoziato finanziario con il ministero dell’Economia e le Finanze. In tema di fondi europei e di coesione, l’assessore ha sottolineato l’esigenza che nella loro riprogrammazione per far fronte agli effetti dell’emergenza pandemica, si dovrà rispettare l’allocazione delle attuali dotazioni finanziarie e la loro destinazione regionale e il principio di addizionalità delle risorse europee e di coesione rispetto agli interventi ordinari e straordinari che vanno finanziati con la fiscalità generale.

Ha concluso Armao: «Quello che ci aspetta è un lavoro duro, che sappia cogliere difficoltà ed angosce dei siciliani di fronte a questa drammatica crisi, ma anche interpretarne l’ansia di riscatto. Siamo chiamati, quindi, a dare alla Sicilia - e come da tempo ribadito nel più breve tempo possibile - un bilancio ed una legge di stabilità che sblocchino la spesa, mobilitino risorse ed investimenti, offrano strumenti e misure per affrontare recessione e disagio sociale, introducano riforme strutturali e massima semplificazione».

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