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Il lavoro che c'è in Sicilia: alla ricerca di cuochi, camerieri e camionisti

In Sicilia, terra di disoccupati, le possibilità di occupazione ci sarebbero pure, solo che manca chi assumere. E a quanto pare per chi volesse fare il cuoco, il camionista o il cameriere le opportunità di trovare un posto ci sarebbero eccome. È quanto emerge dal nuovo report dalla Cgia di Mestre, che ha conteggiato, in scala nazionale e locale, l'offerta di lavoro programmata dalle aziende per il 2020, registrando un gap tutto italiano: il 32,8% delle assunzioni previste dagli imprenditori sarà di difficile reperimento per mancanza di candidati o per impreparazione professionale.

In Sicilia la media delle offerte di lavoro che cadranno nel vuoto durante quest'anno è stimata al 26% e l'Isola si piazza al quarto posto  insieme alla Campania, dopo Basilicata, Sardegna e Puglia, mentre la regione italiana con il deficit più alto è il Friuli Venezia Giulia, a quota 43%.

Ma c'è anche una classifica provinciale, che vede Siracusa al terzo posto nel Sud, con il 32% di candidati difficili da reperire su 1780 richieste di lavoro. Nell'Isola, seguono Ragusa, con un deficit del 28% su 1400 posti disponibili, Caltanissetta, 27,3% su1330, Agrigento, 27% su1030, Messina 26,5% su 2260, Catania 26,4% su 4690, Trapani 23,4% su 1210, Enna con il 20% su circa 1000 richieste. Palermo si piazza penultima, ma ha il maggior numero di offerte: 5230, con un tasso di difficoltà a reperire personale pari al 23%, di cui 12,8% per mancanza di competenze professionali».

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