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Non abbreviare 2020 sui documenti, ecco perchè: come evitare le truffe

Truffe e bufale dietro l'angolo con l'avvento del 2020. "Un suggerimento pratico per quest’anno: quando scrivete una data nei documenti, durante quest'anno, abbiate cura di scrivere l'anno 2020 per intero: 31/01/2020, e non 31/01/20 soltanto, poiché è possibile modificare la data in 2000 o 2019 o qualsiasi altro a convenienza. Questo problema si verifica solo quest'anno. Abbiate cura di fare attenzione alla cosa! Non scrivete o accettate documenti con solo ‘20. DIFFONDETE!".

Questo l'avvertimento che circola dall'inizio del nuovo anno su WhatsApp e che ha un fondo di verità. Come infatti consigliano gli esperti, in tutti documenti fiscali e non, come assegni, mutui, certificati di compravendita etc., per quest'anno è bene non abbreviare mai la data 2020 per evitare truffe e manomissioni. Lasciare in sospeso '20 può lasciare la possibilità ai malintenzionati di aggiungere qualsiasi numero a proprio piacimento protraendo il periodo di validità o scadenza del documento.

Il problema fa riferimento solo a quest'anno in quanto nel caso del 2019 la data poteva essere trasformata soltanto in una che facesse riferimento al 1900, e quindi antecedente, e lo stesso per il 2018  e così via. Il consiglio è quindi quello di scrivere la data per esteso (come per esempio 02/05/2020) per non essere vittime di brutte sorprese.

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