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Stipendi più alti nel 2020, aumenti in busta paga non solo per i medici

Aumenti in busta paga

Stipendi più alti nel 2020. Un aumento che non riguarderà soltanto i medici, dopo la firma in via definitiva del Contratto di lavoro della dirigenza medica e sanitaria 2016-2018, ma anche altre categorie di lavoratori.

Un bonus in busta paga arriverà probabilmente da luglio 2020 grazie al taglio al cuneo fiscale, una delle principali misure previste dalla manovra, sebbene nel testo approvato dal Senato non è ancora specificato nel dettaglio chi sarà ad averne diritto e a quanto ammonteranno gli aumenti.

In attesa di un decreto attuativo che dovrà indicare i requisiti per ottenere il bonus, è intenzione del governo destinare gli aumenti ai lavoratori dipendenti che percepiscono il bonus Renzi. Alla platea dei beneficiari dovrebbero aggiungersi anche tutti quelli che percepiscono redditi tra i 26.600 ed i 35.000 euro.

I fondi stanziati dalla manovra 2020 sono 3 miliardi per il prossimo anno e 5 miliardi all'anno a decorrere dal 2021.

A QUANTO AMMONTANO GLI AUMENTI. Secondo le intenzioni del governo, gli aumenti per chi già percepisce il bonus Renzi dovrebbero ammontare a circa 40 o 50 euro annui. Dunque si tratterebbe di un lieve incremento all'attuale busta paga. A beneficiare di un bonus maggiore, invece, sarebbero i lavoratori nella fascia di reddito compreso tra i 26.600 ed i 35.000 euro che avrebbero circa 500 euro all’anno.

GLI AUMENTI PER I MEDICI. Hanno atteso 10 anni, ora per i medici è arrivato il momento degli aumenti in busta paga e degli arretrati. Nella sede dell'Aran (l'Agenzia di rappresentanza negoziale per le pubbliche Amministrazioni) le organizzazioni sindacali, hanno infatti firmato in via definitiva il Contratto di lavoro della dirigenza medica e sanitaria 2016-2018 entra in vigore oggi. Arretrati ed aumenti economici saranno corrisposti a partire da gennaio 2020: in busta paga ci sarà un incremento di 200 euro lordi mensili per i 130mila professionisti del Servizio sanitario nazionale.

Tante le novità previste dal nuovo contratto, a partire dai nuovi ruoli per fare carriera anche se non si diventa primari, per un totale di 9mila posizioni. I nuovi ruoli prevedono un incremento economico e vi si accede attraverso una selezione da parte dei manager e dirigenti sanitari sulla base di 3 criteri che sono la casistica professionale, la capacità di utilizzo delle tecnologie ed i curricula.

Valorizzati poi i giovani neo-assunti ed il lavoro "disagiato" dei camici bianchi nei Pronto soccorso e nelle guardie mediche. Per i neo-assunti è infatti prevista una quota iniziale di stipendio di posizione fissa di 1500 euro, e c'è anche un incremento economico sulle guardie mediche di circa 2mila euro l'anno.

Novità anche per le donne medico: il nuovo contratto elimina le penalizzazioni per le lavoratrici in gravidanza in riferimento alla retribuzione di risultato.

 

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