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Lavoro, Bonafede: 600 nuovi posti in magistratura, pronto il piano

Alfonso Bonafede, Ministro della Giustizia

"Ho inviato al Consiglio superiore della magistratura lo schema di decreto che ridisegna le piante organiche e assegna magistrati in più su cui la nostra Giustizia potrà finalmente contare! Era da 20 anni che non si realizzava un aumento di organico del personale di magistratura. Delle 600 unità in più, 70 sono state assegnate (aprile 2019) alla Corte di Cassazione. Dei restanti 530, la proposta è di darne 402 a tribunali ordinari, corti d'appello, tribunali per i minorenni e sorveglianza. Per quanto riguarda gli altri ascolteremo il Csm e, soprattutto, li destineremo alla task force flessibile. Quest'ultima è una novità importantissima, già inserita nella legge di Bilancio, che consentirà di tenere conto delle specificità dei territori e di eventuali emergenze o criticità".

Così scrive in un post pubblicato su Facebook il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede. "Abbiamo previsto un intervento molto significativo a beneficio delle corti d'appello, anche in vista dell'entrata in vigore della riforma della prescrizione che la sospende dopo la sentenza di primo grado - prosegue nel suo post Bonafede - . Puntiamo a raggiungere un obiettivo: la riduzione del rapporto tra procedimenti iscritti e magistrati in organico del 7,5% nelle Corti d'appello. Un risultato che permetterebbe di ridurre la durata dei processi!".

Per Bonafede "il rafforzamento delle piante organiche, insieme agli investimenti sulla digitalizzazione (fondamentale per ridurre tempi di attesa, spostamenti e complessità del sistema), al programma di assunzioni senza precedenti di oltre 8mila unità di personale amministrativo e agli altri concorsi per magistrati, rappresentano un'opportunità straordinaria per la giustizia italiana. Una giustizia che finalmente si occupa dei problemi concreti dei cittadini e delle esigenze di tutte quelle persone che lavorano con dedizione e passione, permettendo al sistema di vivere e funzionare quotidianamente. Per la Giustizia italiana è una svolta, un vero e proprio cambiamento di prospettiva: i cittadini non potevano più aspettare".

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