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Detrazione spese mediche: cosa cambia dal 2020 nei pagamenti

La detrazione al 19% per le spese sanitarie resta, e non avrà alcun vincolo di reddito. Lo prevede un emendamento alla manovra approvato dalla commissione Bilancio del Senato, che cancella la stretta sui bonus fiscali per i redditi alti prevista dal ddl bilancio.

Inizialmente si voleva tagliare totalmente le detrazioni, cosa che avrebbe permesso al governo di recuperare qualche miliardo di euro da destinare ad altre spese. Poi però l’accordo era stato trovato su un sistema basato sul reddito: al di sotto dei 120 mila euro annui non sarebbe cambiato nulla; dai 120 mila ai 240 mila la detrazione sarebbe stata ridotta, mentre per i redditi superiori ai 240 mila euro annui sarebbe sata completamente eliminata. Infine il dietrofront.

COSA CAMBIA. Qualcosa della proposta originaria, in verità, non è stato modificato. Chi vorrà usufruire delle detrazioni dovrà utilizzare strumenti di pagamento tracciabili. Significa che già dal primo gennaio 2020, sarà possibile scaricare dalla dichiarazione dei redditi solo le spese sanitarie effettuate pagando con carta di credito o con bonifico bancario. Per quanto riguarda gli acquisti in farmacia invece non cambia nulla, sarà dunque possibile pagare in contanti senza alcun limite.

Anche in ambito medico, dunque, il governo vuole favorire l’uso di pagamenti elettronici a discapito del contante. E anche nel settore medico l'obiettivo è limitare il sommerso che si può generare nelle visite specialistiche o negli interventi negli studi privati.

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