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Riutilizzo intelligente, in Italia è un business: crescono le attività green

Dall’aceto ricavato dai kiwi al comodino fatto con le pale di fichi d’india, dai colori estratti dalle cipolle fino ai gioielli realizzati con pigne o cera d’api. Di esempi di riutilizzo intelligente di materiale e prodotti, in Italia ce ne sono sempre di più e creano business: sale a 88 miliardi il valore dell’economia circolare nel nostro Paese grazie alla crescita delle attività green che vanno dall’uso degli scarti per la produzione di oggetti alla raccolta differenziata.

E’ quanto emerge da una analisi Coldiretti su dati Ambiente Italia diffusa a Cernobbio in occasione dell’apertura del «Salone dell’Economia Circolare» dove sono state mostrate le esperienze imprenditoriali più innovative legate al Green New Deal della manovra economica del Governo con gli interventi salva clima. Diversi i casi portati all’attenzione della platea, in ogni regione c'è un esempio di inventiva nel segno della sostenibilità.

Da quello di Francesca, in Campania, che riesce a estrarre dalla buccia delle cipolle colori naturali sfruttando quello che sarebbe uno scarto aziendale per tingere maglioni cappelli e sciarpe. O quello di Claudio e Emanuela, nel lazio, che realizzano la birra con lo scarto del pane. E ancora, in Calabria l’azienda agricola Pasly, realizza gioielli con pigne, cera delle api, cortecce, frutta e foglie. E in Sardegna, Luisa Cabiddu, costruisce vere e proprie case di paglia. Con lo scarto del grano, unito ad argilla e legno realizza costruzioni in agro-edilizia, economiche e a basso impatto ambientale. (AGI)

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