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Assunzione anche di presidi e dirigenti tecnici: cosa prevede il decreto scuola

La scuola cambia e dice stop al precariato, con 24 mila persone che adesso avranno il tanto agognato e sperato posto fisso. Ma non solo. Novità anche per i presidi e per i dirigenti tecnici. Insomma, a leggerlo, il Decreto legge sulla Scuola appena approvato è davvero un primo passo importante per invertire la rotta rispetto al recente passato.

"E' il frutto di un accordo raggiunto anche con i sindacati, contiene rilevanti novità che mirano a migliorare il funzionamento delle nostre scuole e università", dice su Facebook viceministro per l'Istruzione Anna Ascani (Pd). "Prima fra tutte - dice Ascani - l'assunzione di 24 mila docenti precari con una procedura straordinaria, da bandire contestualmente al concorso ordinario per altrettanti posti di insegnanti. Il messaggio è chiaro: il precariato nella scuola è un grande problema e da lì abbiamo deciso di partire. Saranno assunti nuovi dirigenti scolastici con un concorso per titoli ed esami organizzato su base regionale. Superato quindi il corso-concorso previsto dall'attuale normativa, che allungava i tempi: le scuole hanno bisogno di dirigenti già adesso. È prevista l'assunzione a tempo indeterminato di 59 nuovi dirigenti tecnici per superare la carenza di questi anni. Una figura importante, quella del dirigente tecnico, a cui il nostro sistema scolastico non può rinunciare. Vengono eliminate le disposizioni per la rilevazione biometrica degli accessi a scuola per i dirigenti scolastici, unici tra il personale della scuola per i quali si era previsto tale controllo".

Ma c'è anche dell'altro: "La scuola è il luogo della fiducia e i nostri dirigenti svolgono un ruolo prezioso e di grande responsabilità. Abbiamo incrementato di ben 17 milioni di euro il fondo per migliorare l'efficienza energetica degli edifici scolastici. Un'attenzione particolare poi alle famiglie bisognose con un sostegno per l'accesso ai servizi di trasporto pubblico dei loro figli. Viene concessa una proroga alle università per assumere docenti interni. Insomma: tanti provvedimenti, che dimostrano la nostra chiara intenzione di aggredire il precariato e fare in modo che da settembre i nostri ragazzi abbiano già insegnanti di ruolo e non più supplenti. Garantire la continuità didattica è il primo fondamentale passo per migliorare la qualità del nostro sistema educativo. E da lì siamo partiti".

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