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Crescita, l'Italia si conferma ultima in Europa

Con un Pil che sale di 0,1% nel 2019 e di 0,7% nel 2020, l’Italia resta ultima per crescita nella Ue in entrambi gli anni.

Nelle nuove previsioni economiche della Commissione europea, è Malta al top nel 2019 (+5,3%), seguita da Ungheria e Polonia (+4,4%), e dall’Irlanda (+4%).

In fondo alla classifica, ma prima dell’Italia, c'è la Germania (+0,5%), che però nel 2020 recupera (+1,4%).

«Dopo la perdita di posti di lavoro nella seconda metà del 2018, l’occupazione è salita marginalmente nei primi cinque mesi del 2019 e la disoccupazione è scesa sotto il 10%. Ma la debole attività economica è probabile pesi sul mercato del lavoro come indica il numero in crescita dei lavoratori in Cig e le aspettative delle imprese sull'occupazione, spiccatamente più basse»: lo scrive la Commissione Ue nelle nuove previsioni economiche sull'Italia.

La crescita del Pil italiano, che dovrebbe passare dallo 0,1% di quest’anno allo 0,7% nel 2020, si basa «in gran parte sul consumo privato, supportato dal calo dei prezzi dell’energia e dal reddito di cittadinanza per i percettore di redditi bassi», scrive la Commissione europea nelle sue previsioni economiche d’estate.
Tuttavia, aggiunge la Commissione, «questi fattori positivi potrebbero essere parzialmente attenuati da un mercato del lavoro meno dinamico e da un calo della fiducia dei consumatori associato a un aumento dei risparmi precauzionali».

 

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