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Esami nelle case di cura per snellire le liste d'attesa, i laboratori di analisi si fermano per protesta

I laboratori di analisi e gli specialisti convenzionati si fermano. Martedì non sarà possibile o sarà molto difficile fare esami per via della protesta organizzata da 11 sigle di categorie sotto l'assessorato regionale alla Sanità, a Palermo.

Lo sciopero punta ad aprire una trattativa con l'assessore Ruggero Razza sui budget e sul ruolo che laboratori e specialisti devono avere in Sicilia.

In particolare le undici sigle che hanno proclamato la protesta contestano le aperture che l'assessore ha recentemente fatto all'Aiop, l'associazione delle case di cura. A cui ha chiesto collaborazione nella battaglia per abbattere le liste d'attesa.

Razza – proprio in una intervista sul Giornale di Sicilia – ha anche annunciato un aumento del budget per le cliniche. E ciò ha scatenato la protesta di Aipa, Ardiss-Fkt, Citds, Confcommercio sanità/Fkt, Croat, Cssp-Fkat, Andiaar Radiologia, Federbiologi Snabilp, Federlab, Laisan ed Sbv.

“È anormale – scrivono i sindacati - che una categoria di professionisti, cui è affidata da decenni buona parte della gestione delle prestazioni di medicina specialistica sul terrirorio, debba apprendere dalla stampa che su materie delicatissime, destinate dalle norme vigenti alla concertazione ed alla intesa tra le parti, invece che con le parti sindacali al loro completo, si discuta solamente con una di esse, per giunta titolata a parlare legittimamente soltanto per un pezzo di sistema, quello della ospedalità privata”.

I sindacati lamentano i tagli subiti: “L’aggregato di spesa delle case di cura passa dai 408 milioni del 2005 ai 470 milioni di euro odierni. Di contro gli specialisti del territorio vedono diminuire il loro aggregato da 436 milioni a 282 per laboratori di analisi, branche a visita, fisioterapia, radiologia, medicina nucleare, odontoiatria”.

Da qui la protesta: “Immaginare di risolvere il problema transitando la gestione delle liste di attesa dalla ospedalità pubblica a quella privata ed ignorando il territorio con le sue strutture significa nascondere la polvere sotto il tappeto”.

La manifestazione è stata fissata per martedì alle 9 in piazza Ottavio Ziino a Palerrmo.

L'ASSESSORE. “Auspico che si voglia tenere con questo governo il medesimo rapporto di dialogo che fin dal mio insediamento ho voluto mantenere con tutte le organizzazioni sindacali”. E’ quanto riportato in un passaggio della lettera che l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, ha inviato a tutte le sigle sindacali della specialistica convenzionata.

Nella missiva, Razza segnala di essere venuto a conoscenza di una “imminente proclamazione di uno stato di agitazione relativo al consistenza dell'intervento economico pubblico nell'ambito della c.d. specialistica convenzionata” e nella lettera fa riferimento all’iniziativa organizzata dall'Aiop nazionale, che si è tenuta a Palermo lo scorso 6 maggio, specificando che le sue dichiarazioni “si intendevano, a dispetto di quanto riportato sbrigativamente da qualche interessato sobillatore, soltanto all'aggregato di spesa delle case di cura”.

Entrando ulteriormente nel merito l’assessore alla Salute sottolinea in passaggio della lettera che “ogni diversa interpretazione non può e non deve essere ricondotta a me, semmai essa appartiene alla individuale dialettica che fonti interessate intendono sostenere per ragioni di antiche contrapposizioni che stentano a essere superate”.

Ai sindacati, l’assessore alla Salute chiarisce che il riferimento alla revisione dei criteri di attribuzione dei budget “era stato legato alla necessità di adeguare il nostro sistema alle mutate condizioni, alla richiesta della rappresentanza associativa della ospedalità privata di raggiungere una intesa con il governo nazionale e le Regioni sul rinnovo contrattuale del personale dipendente Aiop, nonché sul recupero di parte della mobilità passiva ospedaliera”.

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