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Reddito di cittadinanza, le Regioni chiedono chiarimenti: "Si rischia il caos"

"Vogliamo rassicurazioni sui tempi e sulle modalità" di attuazione del reddito di cittadinanza perché altrimenti si rischia "il caos" e i centri per l'impiego non sapranno fare fronte allo "tsunami" che li attende viste le potenziali richieste da parte di "milioni di persone".

A dirlo il coordinatore degli assessori regionali al Lavoro, Cristina Grieco, arrivando al Mise per l'incontro con il ministro Luigi Di Maio sul decretone, premettendo la disponibilità e la volontà delle Regioni di "collaborare" per dare questo nuovo servizio ai cittadini.

"Partire ad aprile è plausibile, certamente non con i centri rafforzati. Intanto che funzioni almeno la piattaforma", dice Cristina Grieco. "Per fare un piano strutturale di rafforzamento dei servizi - ha sottolineato - servono anni, ce l'hanno detto anche i tedeschi. Però vorremmo" inserire "quantomeno i 4mila operatori nei tempi più rapidi possibili e costruire insieme operativamente la dinamica dei flussi e l'interconnessione dei dati. Vorremmo evitare il caos totale a partire dal mese di aprile".

"Non è ben chiaro se il punto di partenza" del percorso per il reddito di cittadinanza "sarà il centro per l'impiego" ma "chiederemo che siano i servizi sociali a dire se il beneficiario deve sottoscrivere il patto per il lavoro o quello per l'inclusione" perché "non è la mission dei centri, l'operatore del centro non è in grado di determinare la multidimensionalità del bisogno, c'è chi lo sa fare molto meglio". È questa una delle richieste che gli assessori regionali al lavoro avanzeranno al ministro Di Maio sull'attuazione del decretone. "Chiederemo al ministro - ha detto la Grieco - di riprendere un confronto istituzionale che non c'è stato in questi mesi" con il provvedimento che "è stato costruito unilateralmente". Ma "con spirito di leale collaborazione istituzionale e in maniera bipartisan, oggi parleremo con una unica voce: vogliamo che i cittadini abbiano prestazioni cui hanno diritto però vogliamo anche rassicurazioni sui tempi e sulle modalità".

"Tra le criticità maggiori" per l'attuazione del reddito di cittadinanza ci sono "il rafforzamento dei centri" per l'impiego, il ruolo "dei navigator" e il funzionamento delle "piattaforme" online. "Noi - continua la Grieco - chiederemo di essere messi nelle condizioni di attuare il prima possibile il piano di assunzioni previsto, almeno i primi 4mila". Ma "la figura dei navigator non l'abbiamo concordata, non sappiamo cosa faranno, dove staranno di chi sarà la responsabilità nella gestione". C'è poi il nodo "delle piattaforme digitali, perché hanno un ruolo molto importante per come è stato disegnato il provvedimento e a oggi non sappiamo se esistono, se dialogano, se andranno a dialogare con i nostri sistemi regionali". Bisogna insomma "definire bene chi deve fare che cosa" perché "se non ci saranno questi presupposti probabilmente non potremo dare ai cittadini quei servizi che sono collegati al sussidio".

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