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Avviato l'iter per lo stop a sette permessi per le trivelle nel mare Adriatico e nel canale di Sicilia

L'iter di rigetto è avviato per 7 permessi di ricerca del petrolio in Adriatico e nel Canale di Sicilia: e' quanto spiega il sottosegretario al Mise Davide Crippa (M5s) rispondendo alle notizie dei giorni scorsi sull'autorizzazione nell'Adriatico delle trivelle. "Lasciando da parte inutili e sterili polemiche - afferma - sono più che disponibile ad incontrare le associazioni convinto che un lavoro a più mani ci possa permettere di fermare nel modo più celere queste trivellazioni".

"Ho la netta sensazione - scrive in un post su Facebook - che la questione stia ormai assumendo dei caratteri di disinformazione voluti. Tant'è che si omettono informazioni definitive e fondamentali per screditare questo esecutivo. Riporto in allegato - nel suo post - copia del Rigetto del pozzo di Carisio che qualcuno deve proprio far fatica a trovare tant'è che nemmeno lo tiene in considerazione tra gli atti che questo governo ha portato a termine. Ritengo utile precisare che quando scrivo che è stato dato seguito all'iter di rigetto, non vuol dire che il rigetto è stato già pubblicato (cosa che per Carisio è evidente ma qualcuno nn lo vede comunque). Il rigetto è frutto di un percorso formale di corrispondenza tra le parti che può portare, dopo tempistiche obbligate per le controdeduzioni, all'emanazione del rigetto''.

Ieri il verde Angelo Bonelli aveva riferito che il Ministero dello Sviluppo Economico di Luigi Di Maio aveva dato il via libera alle trivelle per la ricerca del petrolio nel mar Ionio. "In data 31 dicembre 2018 è stato pubblicato sul BUIG (bollettino ufficiale degli idrocarburi e delle geo risorse) che autorizza tre nuovi permessi  di ricerca petrolifera su una superficie complessiva di 2200 km/q a favore della società americana Global MED LLC, con sede legale in Colorado, Usa. "La ricerca autorizza l'uso dell'air gun, le bombe d'aria e sonore, che provocano danni ai fondali e alla fauna ittica: è il regalo di Luigi Di Maio alla Puglia e alla Basilicata dopo Ilva e le autorizzazioni alla Shell rilasciate dal Ministero dell'Ambiente.  La replica oggi di Crippa risponde anche alle preoccupazioni espresse dalle regioni a partire dalla Puglia.

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