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Per Legambiente la Palermo-Agrigento è tra le 10 linee ferroviarie peggiori d'Italia

C'è anche la Palermo-Agrigento tra le dieci linee ferroviaria peggiori di Italia. Come d'altronde era successo già lo scorso anno. Una classifica stilata da Legambiente, che con il report "Pendolari" ogni dodici mesi fotografa la situazione dei luoghi dove viaggiano i treni nel Belpaese.

La Agrigento-Palermo è al sesto posto in una top ten "dominata" dalla Roma-Lido. Legambiente sottolinea come " il tempo di percorrenza è di 1 ora e 55 minuti (per il treno piu’ veloce), la velocità media di 67 km/h, e sono 12 le coppie di treni che quotidianamente percorrono la linea lunga 137 km ed elettrificata dagli anni 90. Malgrado la domanda di spostamento tra le due città sia molto rilevante, solo una percentuale bassa si sposta in treno e la ragione sta nel fatto che i treni sono pochi rispetto alla capacita’ della linea e risultano molto spesso in ritardo, specialmente nelle giornate di pioggia quando in molte stazioni si allagano i binari e si verificano frane".  Questa la classifica completa: Roma-Lido, Circumvesuviana, Reggio Calabria-Taranto, Verona-Rovigo, Brescia-Casalmaggiore-Parma, Agrigento-Palermo, Settimo Torinese-Pont Canavese, Campobasso-Roma, Genova-Savona-Ventimiglia e Bari-Corato-Barletta.

Questioni dette e ridette, che evidentemente non sono state ascoltate dalle Ferrovie dello Stato. D'altronde, sottolinea sempre il report, è vero che si tratta di "un aggiornamento della situazione che vivono i pendolari delle 10 linee peggiori d'Italia individuate lo scorso anno, ma quasi ovunque, rispetto al 2017, nulla e’ cambiato per le linee peggiori per i pendolari, che sono oggi il triste emblema della scarsa qualità del servizio che accomuna diverse aree del Paese".

"Il 10 dicembre 2017 è stata completata l’attivazione della variante “Lercara” che collega le località di Lercara Diramazione e Castronovo attraverso un nuovo tracciato di circa 6,5 km di cui 2,8 km in galleria. Rispetto al precedente tracciato, la nuova infrastruttura riduce complessivamente la tratta Roccapalumba-Alia – Castronovo di 1,4 km, con contestuale incremento della velocità massima da 85 km/h a 150 km/h nel massimo rango di velocità - dice il presidente del comitato pendolari della Palermo-Agrigento, Tania Di Marco - In fase di progettazione dell’Orario di Servizio 2017/2018, si è dovuto tenere conto sia del tratto Roccapalumba-Alia – Lercara Diramazione diventato comune alle relazioni Palermo – Agrigento (all’epoca 12 coppie di treni al giorno, dal 9 dicembre 2018 13 coppie) e Palermo – Catania, sia dei vincoli legati agli incroci sulla tratta a semplice binario tra Fiumetorto ed Agrigento C.le. In pratica gli interventi realizzati consentono le riduzioni del tempo di viaggio solo "a tratta libera", cioè in assenza di incroci con altri treni; in una Sicilia dove si viaggia su unico binario, i tempi di percorrenza di fatto non sono cambiati. Confermo che vi sono spesso problemi di circolazione (e quindi ritardi) durante il periodo di forti piogge dove spesso ci sono frane, ma anche quando fa troppo caldo dato che si dilatano i binari - continua la Di Marco -. Come dissi anche lo scorso anno, non è vero che la percentuale di viaggiatori è bassa; le persone che viaggiano su treno nella nostra tratta è elevata ormai da anni, per l’esattezza da quando ebbero inizio i lavori nella SS121 che poi furono interrotti e ora non è ben chiaro se verranno completati. Il motivo è semplice da capire, la statale è pericolosa, piena di deviazione, senza illuminazione e con scarsa segnaletica. Coloro che viaggiavano in auto e autobus adesso viaggiano in treno, di fatti abbiamo problemi di sovraffollamento che giusto in questo periodo stiamo (con Regione e Trenitalia) cercando di attenuare con i pochi treni a disposizione. Questo ha comportato, anche, crisi per le ditte di pullman che hanno visto il quasi totale abbandono dei pendolari viaggiatori su gomma".

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