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Musei aperti nei festivi, accordo Regione-sindacati: più soldi per gli straordinari

L'assessore regionale ai Beni culturali, Sebastiano Tusa

Ore di straordinario pagate il 15 per cento in più e amministrativi che potranno passare dalla poltrona dell'ufficio al museo per vigilare. Sono due delle misure contenute nell'accordo che oggi è stato ratificato da governo e sindacati e che garantirà l'apertura dei musei e dei parchi per tutto il 2018.

Sul piatto l'assessore regionale Sebastiano Tusa ha messo due milioni di euro, somme che comunque devono ancora essere certificate dal dipartimento del Bilancio. Motivo per cui il Sadirs, per voce di Peppino Salerno e Giuseppe Di Paola, resta cauto: "Siamo soddisfatti per l'accordo che dopo anni riconosce il giusto ristoro economico ai lavoratori impegnati oltre i limiti contrattuali – dicono – ma attendiamo comunque che il tutto venga confermato dal bilancio per darne effettiva esecuzione".

Il problema delle aperture nei festivi è legato alla carenza di custodi e ai prepensionamenti che hanno svuotato il settore dei Beni culturali. Le turnazioni non consentono di garantire h24 la custodia dei siti e in molti impianti manca la videosorveglianza per la sicurezza notturna.

Tra l'altro per contratto non è possibile lavorare più di un terzo dei festivi, un tetto raggiunto spesso già nei primi sei mesi dell'anno. I lavoratori spesso hanno accettato di derogare a questo limite, ma a causa dei ritardi della Regione nei pagamenti e per via dei disagi crescenti nel settore, adesso hanno deciso di rispettare alla lettera il contratto.

Da qui la necessità di un accordo col governo per evitare la chiusura di molti musei già nel periodo estivo.

La soluzione è arrivata da un protocollo d'intesa abbozzato ieri e ufficializzato oggi nel quale si introducono due incentivi: il primo riguarda le ore di straordinario, che superato il terzo dei festivi saranno pagate il 15 per cento in più.

Il secondo interessa invece gli amministrativi che potranno, a richiesta, lavorare alla custodia e alla vigilanza riducendo le carenze del personale. Due misure comunque subordinate alla volontarietà del personale.

Per questo piano sono stati previsti due milioni di euro che dovrebbero garantire l'apertura dei siti fino a fine anno scongiurando nuovi scioperi e interruzioni durante i festivi. I sindacati autonomi però rivendicano l'esigibilità di questo accordo, per il quale servirà la certificazione della spesa da parte della ragioneria.

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