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Artigiani in crisi: tra Palermo ed Enna chiusi in tre mesi quasi 400 laboratori

PALERMO. In tre mesi saldo negativo di 230 aziende artigiane nelle province di Palermo ed Enna. Di queste, 210 (162 iscritte e 372 cessate) nella sola provincia palermitana. La città è quella che registra la più alta perdita: 71 nuove iscrizioni contro 167 cessazioni.

Un saldo negativo di 96 attività, più evidenziata nei servizi alla persona (1.044 aziende registrate, 9 nuove iscritte e 19 cessate) e nelle costruzioni (828 imprese artigiane registrate, 9 nuove iscritte e 22 cessate).

Anche nei servizi di ristorazione la bilancia pende verso il segno negativo (373 imprese registrate, 6 nuove iscritte e 15 cessate). Una perdita netta si riscontra anche in uno dei settori più floridi, l’industria alimentare, che conta 525 imprese. Nel primo trimestre fa capolino soltanto una nuova iscrizione, mentre per 11 aziende è arrivata la chiusura. Anche la produzione del metallo scende di 6 unità, così come l’edilizia (286 imprese registrate) che crolla di dieci unità e ne acquista soltanto una.

Freno a mano pure nel commercio che su 524 aziende registrate incassa una nuova iscrizione e perde 9 aziende. La provincia di Enna regge il colpo, con una perdita di sole 19 aziende. Delle 3.169 imprese artigiane registrate alla Camera di commercio di Palermo ed Enna, 61 si sono iscritte in questo primo trimestre, mentre 80 ha chiuso battenti.

Ad Enna città è di scena l’equilibrio: le aziende registrate sono 574, quelle iscritte nei primi tre mesi 14 e quelle cessate 15. Il saldo negativo è di appena una unità produttiva.

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