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Confartiagianato, in Sicilia nel 2016 hanno chiuso meno imprese

PALERMO. Chiudono meno imprese artigiane in Sicilia. Il dato, anche se ancora in negativo, va pian piano migliorando. Nel 2016 siamo al -1,2% contro il -2,4% del 2013. È quanto emerge dagli studi dell’Osservatorio Artigianato e Mpi di Confartigianato Sicilia.

Il focus dell’Osservatorio di Confartigianato Sicilia, “Quale futuro per una terra piena di promesse?”, si svolgerà venerdì 24 marzo, a partire dalle ore 10, nella sala Terrasi di Confartigianato Sicilia, in via Emerico Amari 11.

Una mattinata che si aprirà all’insegna dei numeri, con la presentazione del lavoro svolto dall’osservatorio, con i dati aggiornati a marzo di quest’anno.

Prenderanno parte il presidente di Confartigianato Sicilia, Filippo Ribisi, il presidente nazionale di Confartigianato Imprese, Giorgio Merletti, il segretario di Confartigianato Sicilia, Andrea Di Vincenzo.
Ad esporre numeri e dati Enrico Quintavalle, direttore scientifico dell’Osservatorio e Licia Redolfi, ricercatrice dell’Osservatorio. Prima di spostare l’attenzione sul fronte politico, sarà la volta del cantastorie siciliano Salvo Piparo, che intratterrà con il suo “Cuntu”.

Alla tavola rotonda, parteciperanno invece, oltre ai numeri uno di Confartigianato Sicilia e nazionale, anche Eugenio Massetti, presidente Confartigianato Lombardia (che porterà l’esempio di una regione virtuosa), il presidente della Regione Rosario Crocetta, il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando e Ludovica Agrò, dirigente dell’Agenzia per la Coesione sociale.

“Giunto alla fine della sua prima edizione, il nostro Osservatorio – dice Filippo Ribisi – si è rivelato uno strumento utile a fotografare il contesto in cui operano le imprese dell’artigianato e le Mpi della Sicilia”.

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