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Contributi per le tv locali, appello a Gentiloni

L’emittenza tv locale versa in una «situazione di particolare criticità», dovuta sia alla «mancata adozione del nuovo regolamento che deve disciplinare le risorse economiche destinate alle tv locali» sia ai «gravissimi ritardi nell’assegnazione dei contributi pregressi ad esse spettanti». È l’allarme lanciato dal presidente dell’associazione tv locali di Confindustria Radio Tv, Maurizio Giunco, e dalle organizzazioni sindacali Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Uil in una lettera aperta al presidente del Consiglio Paolo Gentiloni.

Questa situazione, scrivono, «è assolutamente inaccettabile e mette in pericolo la sopravvivenza di molte aziende e il posto di lavoro di migliaia di dipendenti, oltretutto in un quadro d’inadeguatezza degli ammortizzatori sociali».

Il regolamento - si legge nella lettera - «risulta essere stato licenziato dal ministero dello Sviluppo economico ma da mesi è fermo in attesa di essere esaminato ed approvato dal Consiglio dei Ministri». Nel frattempo il «ritardo sta creando enormi sofferenze economiche alle imprese: a molte emittenti, già penalizzate dalla crisi economica, sono state tolte le frequenze della banda 800MHz a favore della telefonia mobile; altre hanno subito l’ulteriore sottrazione delle frequenze cosiddette «interferenti» con gli stati esteri confinanti e sono già fallite o in procinto di portare i libri in tribunale. A tutt'oggi le emittenti televisive locali, oltre a non conoscere le risorse relative agli anni 2016 e 2017 che, sulla base delle linee guida emanate dal Mise in occasione della consultazione pubblica sul nuovo regolamento, dovrebbero ricevere entro il 30 giugno dell’anno in corso (150 giorni dalla pubblicazione del bando) sono ancora in attesa di ricevere i contributi pregressi dell’anno 2015 (che avrebbero dovuto essere pagati nel giugno 2016)».

Di qui la richiesta al premier di un «intervento per giungere al più presto ad una soluzione della problematica», per «garantire quanto prima la stabilizzazione delle misure di sostegno e tempi certi per l’assegnazione dei contributi».

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