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Manovra, bocciati 1500 emendamenti: anche quello su Ponte sullo Stretto

ROMA. Sono circa 1.500 gli emendamenti alla manovra che non passano il vaglio delle ammissibilità e, tra questi, anche la proposta di Ap di far ripartire il Ponte sullo Stretto. Circa la metà delle proposte sono state fermate per mancanza di coperture, le altre perché estranee per materia alla legge di Bilancio.

In ogni caso saranno votati, tra i circa 3.500 emendamenti rimasti, solo quelli segnalati (con un tetto a 900), più quelli approvati dalle commissioni di merito.

Dal ponte sullo stretto alle assunzioni negli enti locali, passando per gli statali e il capitolo previdenza. Sono i circa cinquemila emendamenti presentati dai partiti alla manovra alla Camera toccano i campi più diversi. Ecco le principali richieste:

PONTE STRETTO - Dichiarare infrastruttura prioritaria per l'interesse del Paese il collegamento stabile viario e ferroviario tra la Sicilia e il continente. A chiederlo è Ap, con un emendamento segnalato.

SGRAVI NEOASSUNTI SUD - Sgravi contributivi per nuove assunzioni per il Mezzogiorno dal 2017. In questo caso la proposta arriva dal Pd.

ENTI LOCALI, PIU' TURN OVER E PIANO ASSUNZIONI - Aumento dei limiti del turnover negli enti locali fino al 50% nel 2016 e 2017 e al 75% dal 2018. La soglia finora è del 25%. Per i Dem serve anche un piano straordinario di assunzioni e c'è anche chi propone la trasformazione a tempo determinato dei contratti di collaborazione nei ministeri, enti locali e ricerca.

PIU' SOLDI A STATALI, FARO SU VVFF - M5S, Lega e Fi, ma anche parti della maggioranza, chiedono di incrementare (da 1 a 3 miliardi solo per il primo anno) le risorse per gli statali. E' trasversale poi la richiesta di aumento dell'organico dei vigili del fuoco.

IPERAMMORTAMENTI AL 250% ANCHE PER RADIO E TV - La proposta è targata Fi e riguarda "i contenuti informativi e audiovisivi per la radiodiffusione sonora e televisiva".

SUPERAMMORTAMENTO MAGGIORATO AL SUD - Incrementare il superammortamento al 140% sui beni strumentali di un ulteriore 20% nelle Regioni del Sud. La richiesta arriva da diversi gruppi parlamentari.

BIGLIETTI MUSEI, SI PAGA CON CELLULARE - Un emendamento del Pd propone di poter acquistare con il credito del telefonino i biglietti per musei e luoghi culturali.

APE SOCIAL - Far scendere a 35 anni i contributi per l'Ape social. La proposta è firmata dalla commissione Lavoro, che chiede anche si abbassi il requisito di invalidità attuale per accedere al reddito ponte dal 74 al 60%.

DONAZIONE CIBO SENZA IVA - Esenzione Iva per le eccedenze alimentari che le imprese donano in beneficienza, senza burocrazia e dichiarazioni, ma con un tetto a 5.000 euro di giro d'affari. Lo propone il Pd.

SCONTO CAMPIONARI TESSILI-SCARPE - Uno sconto fiscale del 15% per le spese connesse alla realizzazione di campionari con specifico riferimento anche alle spese relative alla ricerca e ideazione estetica'' e anche ''alla realizzazione di prototipi''. Lo propongono alcuni parlamentari del Pd.

BONUS MAMME - Si va da chi, come il Pd, chiede l'introduzione di un tetto Isee a chi come Ap ne vuole invece un ulteriore rafforzamento prevedendo che quello per i nidi possa sommarsi a quello già previsto per le baby-sitter.

CONGEDO PAPA' - Numerose le proposte che chiedono di aumentare gli attuali due giorni obbligatori. C'è chi ne propone tre, chi cinque e chi quindici.

RAI E CANONE - Forza Italia e Lega vogliono la riduzione del canone a 50 euro. Tante anche le proposte per finanziare radio e tv locali.

PAPERONI - In Parlamento sono d'accordo in molti: niente flat tax di 100 mila euro per chi trasferisce la residenza nel nostro Paese, dopo aver passato all'estero 9 degli ultimi 10 anni. Meglio fissare una percentuale fissa.

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