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Finanziaria, piano per il turn over alla Regione: concorso per nuovi dirigenti

PALERMO. Il piano è pronto, anche se manca ancora qualche dettaglio, e sarà uno dei capitoli centrali della Finanziaria 2017 che l’assessore Alessandro Baccei e il presidente Crocetta stanno mettendo a punto in questi giorni. La Regione è pronta a bandire un concorso per selezionare nuovi dirigenti: prima attraverso la mobilità da altre amministrazioni e in seconda battuta attraverso una selezione aperta a tutti.

E’ una manovra che Baccei sta mettendo in atto recependo una norma della riforma Madia con l’obiettivo di avviare un turn over nel settore della dirigenza dopo l’ondata di prepensionamenti che ridurrà gli organici. Anche se, va detto, l’obiettivo dei prepensionamenti era proprio lo sfoltimento di un esercito che oggi vede proprio nel comparto della dirigenza numeri record: sono circa 1.800 i graduati alla Regione, per lo più nella terza fascia.

Detto ciò, ecco il piano. Si partirà con un decreto del presidente della Regione che individuerà categorie dirigenziali in cui ci sarebbe necessità di nuovi innesti. Dopo questo passaggio scatterà una selezioni inizialmente aperta a dirigenti che già hanno un posto in altre pubbliche amministrazioni, in primis dalle ex Province.  Se le postazioni da coprire non saranno tutte assegnate con questo primo bando, si passerà a un secondo bando aperto a tutti e che prevederà inizialmente l’ingresso alla Regione con contratto a termine in vista di una stabilizzazione a tempo indeterminato.

La bozza di norma da inserire in Finanziaria ha per ora un vuoto proprio alla voce che individua il numero di posti da mettere a concorso: sarà precisato in seguito. Tuttavia già prevede i requisiti per partecipare alle selezioni.  Bisognerà innanzitutto essere laureati. Possono partecipare ”i dipendenti di ruolo in altre pubbliche amministrazioni che hanno svolto almeno cinque anni di servizio o che sono in possesso di un dottorato di ricerca o master di secondo livello”. In quest’ultimo caso basta anche che la precedente assunzione in altre amministrazioni sia avvenuta da almeno tre anni e non cinque.

Alle selezioni potranno partecipare anche “i soggetti in possesso di qualifica da dirigente in strutture pubbliche diverse e che hanno svolto per almeno due anni le funzioni dirigenziali”. Inoltre spazio a “chi ha ricoperto incarichi dirigenziali o equiparati in amministrazioni pubbliche per un periodo non inferiore a cinque anni”. Infine, la selezioni è aperta a “coloro che hanno maturato, con servizio continuativo per almeno quattro anni in enti o organismi internazionali, esperienze lavorative in posizioni apicali per l’accesso alle quali è richiesto il possesso della laurea”.

Fin qui il testo, attualmente ancora in bozza. Restano da verificare numeri e costi dell’operazione.

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