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Bollette, Federconsumatori: cala spesa nel 2016 ma dal 2000 +61%

ROMA. Nel 2016 le famiglie italiane hanno, in media, speso il 2,7% in meno rispetto allo scorso anno per luce, gas, acque e rifiuti, ma devono comunque fare i conti con un aumento del 61% accumulato dal 2000 a oggi.

E' quanto evidenzia Federconsumatori in una nota. L'associazione ha rilevato che per l'energia elettrica, il gas, l'acqua ed i rifiuti la spesa complessiva nel 2016 per una famiglia tipo ammonterà a 2.291,5 euro, +61% rispetto al 2000, +12% rispetto al 2010 e -2,7% rispetto allo scorso anno.

L'aumento rilevato negli ultimi 16 anni è circa il doppio rispetto a quello del tasso di inflazione dal 2000 ad oggi, che risulta pari al +33,2%. La stessa considerazione vale per l'incremento dal 2010 ad oggi, periodo in cui l'aumento del tasso di inflazione è stato del +7,5%. Per quanto riguarda le previsioni sul 2017, Federconsumatori stima un trend positivo per l'energia, ma a determinate condizioni, ma aumenti per acqua e rifiuti.

Gli aumenti più pesanti nel periodo 2000-2016, continua Federconsumatori, si sono registrati nei rifiuti, pari al +232%. Seguono gli incrementi della bolletta dell'acqua (+100%), energia elettrica (+61%) e gas (+35%).

"L'inversione di tendenza della spesa annua complessiva media della famiglia tipo registrata negli ultimi due anni - spiega la nota - è dovuta al calo significativo della bolletta del gas, verificatosi a seguito della riforma varata dall'Autorità per l'energia in un contesto di forte calo dei consumi ed eccessivo esubero di offerta sul mercato nonché di un modesto calo della bolletta elettrica. Un aumento significativo si è verificato invece sul fronte delle bollette dell'acqua a causa dell'applicazione del metodo tariffario per il secondo periodo regolatorio. Per quanto riguarda la Tari 2016, gli importi sono rimasti sostanzialmente stabili rispetto al 2015".

Per quanto riguarda le previsioni per il 2017, "nel settore energia e gas il forte calo dei consumi energetici e la rinegoziazione dei contratti take or pay in presenza di un esubero dell'offerta di gas, nonché il prezzo del brent attorno ai 50 dollari al barile e la forte crescita delle rinnovabili in un quadro economico di lenta uscita dalla recessione, fanno ben sperare per una conferma del trend dell'ultimo anno.

Questo, però, sempre che i benefici che sorgono dalla riduzione dei costi delle materie prime non vengano vanificati dall'aumento degli oneri di sistema sulle bollette elettriche e dagli effetti della tariffa "piatta" per le famiglie mononucleari e da ulteriori oneri su componenti del gas, cosi come avvenuto negli ultimi 3 anni.

Sul versante dell'acqua si prevede, sempre per il 2017, un incremento medio con il MT2 metodo tariffario secondo ciclo (2016-2019) +6%. Sulla Tari si prevede invece un ulteriore ritocco dell'1%. Consideriamo, inoltre, che le spese "obbligate" per la casa stanno registrando un'incidenza sempre più forte in termini percentuali nei bilanci e, di conseguenza, nei consumi delle famiglie italiane".

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