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Formazione, intesa governo-sindacati
Finanza e ispettori negli enti ammessi

PALERMO. Massima pubblicità alle attività formative, tempi rapidi per l’avvio delle lezioni, ispezioni regionali e controlli della Guardia di finanza negli enti per verificare che quanto hanno dichiarato sia corretto. Sono alcuni dei punti dell’accordo tra governo e sindacati per consentire l’avvio dell’Avviso 8, il bando che finanzia i nuovi corsi finito nella bufera per l’esclusione di diversi enti storici.

A siglare l’intesa sono stati confederali e autonomi: Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Cinfsal, Cobas, Ugl Scuola. Ha aderito all’accordo Uslal. L’assessore regionale Bruno Marziano si è impegnato anche a far sì che il personale venga collocato prioritariamente nella provincia di residenza e comunque in una distanza che rispetti i limiti fissati dalla legge. Sindacati e governo hanno concordato sulla necessità di coinvolgere anche gli enti nell’intesa.

L’esigenza di fissare nuove regole più stringenti era nata dopo la pubblicazione della graduatoria provvisoria degli enti finanziati dalla quale molte strutture erano rimaste fuori. Secondo enti e sindacati c’era il rischio di oltre duemila licenziamenti. La graduatoria era stata stilata dal dipartimento guidati da Gianni Silvia attribuendo un punteggio agli enti sulla base spesso di autodichiarazioni.

Per questo l’assessore Marziano ha chiesto un incontro con il comandante regionale della Guardia di finanza per attivare il protocollo d’intesa stipulato nel 2011 tra Regione Sicilia e comando regionale della Guardia di finanza per il controllo approfondito di regolarità della spesa pubblica. In caso di dichiarazioni false sarà revocato l’accreditamento, cioè l’autorizzazione concessa all’ente per organizzare i corsi.

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