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Coldiretti, cresce il numero dei giovani lavoratori agricoli: +12%

ROMA. Nel 2016 sono aumentati del 12% i ragazzi italiani sotto i 35 anni che hanno scelto di lavorare in agricoltura, a fronte di un incremento del lavoro giovanile in tutti i settori pari all'1%. Il dato emerge dalla prima analisi «Lavoro giovanile in agricoltura nel 2016», effettuata da Coldiretti su dati Istat relativi al primo trimestre e diffusa in occasione dell'accordo tra Ministero del Lavoro, Coldiretti e Google su «Crescere in digitale», presentato stamani a Roma.

In base all'analisi, l'aumento dei giovani lavoratori agricoli nelle campagne riguarda sia gli occupati dipendenti (+15% rispetto al pari periodo 2015), sia quelli indipendenti (+9%). L'incremento si registra anche tra le ragazze (+5%) ma è maggiore tra i ragazzi (+16%). Si stima che durante l'estate, evidenzia Coldiretti, siano occupati nei campi quasi 150mila under 35 sia nelle attività tradizionali di raccolta sia in quelle innovative che vanno dall'animatore negli agriturismo alla manutenzione del verde, dall'addetto alla vendita diretta di prodotti tipici nei mercatini alla cura degli animali. «Più di due giovani italiani su tre (68%) 'sognanò di lavorare d'estate in campagna - sottolinea l'associazione - partecipando alla raccolta della frutta o alla vendemmia, ma anche negli agriturismo».

Tra chi invece fa dell'agricoltura una scelta di vita, la novità sono gli agricoltori di prima generazione, provenienti da altri settori o da diversi vissuti familiari. Secondo una analisi Coldiretti/Ixè, la metà di questi giovani è laureata e tre su quattro si dicono orgogliosi del proprio lavoro. Sempre in base a dati Coldiretti, le aziende agricole dei giovani possiedono una superficie superiore di oltre il 54% alla media, un fatturato più elevato del 75% il 50% di occupati in più.(ANSA)

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