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Almaviva, per il 13 aprile convocato tavolo al ministero

L'azienda che gestisce servizi di call center per diverse società aveva annunciato nei giorni scorsi circa 3.000 esuberi, circa 1.600 a Palermo

ROMA. Il vice ministro dello Sviluppo economico Teresa Bellanova ha convocato un incontro su Almaviva per il 13 aprile alle 11. Lo fa sapere la stessa vice ministro su Twitter. L'azienda che gestisce servizi di call center per diverse società aveva annunciato nei giorni scorsi circa 3.000 esuberi.

Nei giorni scorsi l'azienda aveva annunciato che non è possibile effettuare nessun passo indietro, almeno per ora, sui tremila esuberi annunciati da Almaviva Contact a Palermo (1670), Roma (918) e Napoli (400), ma un'apertura al dialogo. Una circostanza emersa nel corso del vertice romano nella sede di Unindustria con i sindacati e l'ad del gruppo Andrea Antonelli e i vertici aziendali, che ai segretari di Fistel Cisl, Slc Cgil e Uilcom Uilm sono tornati a ribadire la necessità di un intervento strutturale da parte del governo Renzi sulla crisi dei call center.

Almaviva ha ribadito la necessità di norme che vietino gare al massimo ribasso, delocalizzazioni e meccanismi distorsivi della concorrenza.

Mentre i sindacati chiedono un intervento alla presidenza del Consiglio dei ministri su gare al massimo ribasso e delocalizzazioni e l'apertura di un tavolo ad hoc sulla vertenza Almaviva al ministero dello Sviluppo economico, prima del vertice fissato per il 18 aprile sulla crisi del settore dei call center a Roma. "Va aperto un tavolo di crisi nazionale - dice il segretario provinciale di Palermo e Trapani della Fistel Cisl, Francesco Assisi - che consenta di mettere in campo ammortizzatori sociali ad hoc per il settore, imponga alle aziende il rispetto delle norme sulle delocalizzazioni, e preveda regole che vietino gare al massimo ribasso. Andiamo avanti con le proteste".

Per il segretario provinciale della Slc Cgil di Palermo, Maurizio Rosso "l'incontro di oggi rappresenta un primo passo. E' l'inizio di un dialogo, ma a fronte di regole certe su gare al massimo ribasso e delocalizzazioni, serve un piano di rilancio di Almaviva, che anche utilizzando gli ammortizzatori sociali, faccia rientrare gli esuberi".

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