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Trovata una soluzione provvisoria, la Regione evita la chiusura dei musei a Pasqua

Ma fra un mese occorrerà di nuovo trovare 800 mila euro per garantire che i custodi possano essere pagati e quindi impiegati nei festivi

PALERMO. L’emergenza è solo rinviata ma almeno per i giorni di Pasqua dovrebbe essere scongiurato il pericolo di vedere le porte dei musei chiusi e gli ingressi dei siti archeologici sbarrati.
La Regione ha trovato una soluzione tampone, che eviterà disagi almeno fino alla metà di aprile. Ma fra un mese tutto tornerà in discussione e occorrerà di nuovo trovare 800 mila euro per garantire che i custodi possano essere pagati e quindi impiegati nei festivi.
L’assessore ai Beni culturali, Carlo Vermiglio, ha incontrato stamani i vertici della Sas, la partecipata regionale che arruola i precari da impiegare in musei e siti archeologici: «Ho avuto ampia rassicurazione sulla regolare apertura dei nostri siti durante le prossime festività pasquali - ha sintetizzato Vermiglio -. Si rasserenino gli imprenditori e gli operatori turistici».
Vermiglio non ha specificato come riuscirà a trovare gli 800 mila euro necessari da metà aprile. Ma ha anticipato che la giunta ha in cantiere un’operazione che permetterà di risparmiare sulla spesa per i dirigenti rendendo anche più agevole lo spostamento del personale di ruolo dove c’è più bisogno. «A margine di un'adeguata dotazione finanziaria, questione che tratteremo a brevissimo, occorre un'ottimale fruizione delle risorse umane. In quest'ottica - ha aggiunto Vermiglio - una celere approvazione dalla riorganizzazione del nostro dipartimento consentirà una nuova governance dei beni culturali»

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