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Si studia maxi-taglio delle tasse: calo anche dell'Irpef

In questo quadro potrebbe rientrare anche l'anticipo del taglio dell'Irpef che è fissato per il 2018 ma - dice in viveministro dell'Economia Enrico Morando ad Affaritaliani.it - "non escluderei che sia possibile, se le cosse dovessero andare un po' per il verso giusto, anticipare iniziative che oggi programmiamo per il 2018 al 2017".

ROMA. Un maxi-taglio delle tasse, magari da anticipare tutto al 2017, per completare la riduzione del carico fiscale annunciata e in parte già avviata in questi primi due anni di governo. E' il piano che accarezza il premier Matteo Renzi, dopo aver siglato la tregua con il presidente della commissione Ue, Jean Claude Juncker. E che si giocherà tutto sul filo della flessibilità sui conti che l'esecutivo conta di vedersi concedere da Bruxelles anche per il prossimo anno. In questo quadro potrebbe rientrare anche l'anticipo del taglio dell'Irpef che è fissato per il 2018 ma - dice in viveministro dell'Economia Enrico Morando ad Affaritaliani.it - "non escluderei che sia possibile, se le cosse dovessero andare un po' per il verso giusto, anticipare iniziative che oggi programmiamo per il 2018 al 2017".

Morando specifa comunque che "adesso è presto per dirlo". Intanto quello che "è già deciso", ricorda, è che "scatterà dal primo gennaio del 2017 una riduzione di quattro punti dell'aliquota Ires".

"L'impegno che ci siamo presi - aggiunge a proposito dell'Irpef - è quello di intervenire per la riduzione del cuneo fiscale sul lavoro e sull'impresa, quindi bisognerà dare anche sul versante dell'Irpef un profilo che sia in grado di ottenere questo risultato. Poi, che si intervenga direttamente sull'Irpef o che si intervenga indirettamente attraverso la riduzione del prelievo contributivo fiscalizzando oneri contributivi, questo lo vedremo successivamente quando saremo in grado di ipotizzare concretamente l'intervento".

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