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Canone Rai, petizione dell'Unione Consumatori

ROMA. Dopo tutte le segnalazioni di protesta e le richieste di chiarimento sul canone Rai giunte sul sito e allo sportello dell'Unione Nazionale Consumatori, l'associazione ha deciso di lanciare una petizione on line, con le richieste per Governo, Agenzia delle entrate e stessa Rai.

"In primo luogo nella petizione chiediamo alla Rai, viste le migliaia di dubbi dei consumatori, di mettere a disposizione un numero gratuito, non a pagamento. Assurdo ed inaccettabile che da questa rivoluzione del canone in bolletta ci guadagnino pure, solo per dare chiarimenti" ha dichiarato Massimiliano Dona, Segretario dell'Unione Nazionale Consumatori.

L'Unione Nazionale Consumatori ricorda che il servizio "Risponderai", 199 123 000, costa attualmente, da rete fissa, iva inclusa, 14,49 centesimi di euro al minuto in fascia intera e 5,67 cent in fascia ridotta. "Una richiesta, quella del numero verde, che avanziamo, ovviamente, anche all'Agenzia delle entrate, con il suo numero 848 800 444, che ha una tariffa urbana a tempo" ha proseguito Dona.

"Agenzia delle entrate e Rai devono chiarire immediatamente che i vecchi abbonati Rai non devono pagare il canone in unica soluzione entro il 31 gennaio 2016 come hanno fatto per anni, ma devono attendere la bolletta di luglio. Attualmente lo dice una voce registrata, chiamando l'199 123 000, ma va scritto anche nella prima pagina del Televideo dedicata all'argomento e a caratteri cubitali sull'homepage del sito della Rai www.abbonamenti.rai.it., nonché su quello dell'Agenzia delle entrate.

Inoltre non sarebbe male se lo dicessero anche alla fine dei telegiornali, come hanno fatto per anni, ogni giorno, per settimane, quando i soldi ce li chiedevano" ha proseguito Dona. Dato che nella legge di stabilità è scritto che la dichiarazione va presentata "con le modalità definite con provvedimento del direttore dell'Agenzia delle entrate", l'Unione Nazionale Consumatori chiede che ci sia un modellino di autocertificazione allegato alla bolletta della luce di luglio e che sia reso disponibile sia sul sito dell'Agenzia delle entrate che su quello della Rai (www.abbonamenti.rai.it).

Tra le richieste avanzate nella petizione: innalzamento del limite di reddito che consente l'esenzione del pagamento del canone Rai da 8.000 a 10.000 euro, estensione dell'agevolazione anche a chi ha meno di 75 anni, abbassamento del canone a 77 euro, cifra sufficiente per mantenere invariato il gettito considerato il recupero dell'evasione, ma anche più attenzione alla tutela dei minori, alla qualità dei programmi e ai diritti dei consumatori. L'ultima richiesta riguarda la copertura del segnale e la possibilità di vedere tutti i canali Rai, senza dover ricorrere a parabole e a decoder satellitari con tessera Tivusat.

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