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Ispettori regionali nelle discariche:
controlli sul percolato in Sicilia

Con un decreto firmato ieri l’assessore ha nominato la commissione che entro 20 giorni passerà ai raggi X le 12 discariche siciliane

PALERMO. Un pool di ispettori nelle discariche siciliane. È la mossa con cui l’assessore ai Rifiuti, Vania Contrafatto, punta a verificare se e come sono stati realizzati gli impianti per smaltire il percolato. Si apre così una fase delicatissima, che va a intaccare business milionari e che potrebbe portare a gravi sanzioni contro gli amministratori delle discariche.

Con un decreto firmato ieri l’assessore ha nominato la commissione che entro 20 giorni passerà ai raggi X le 12 discariche siciliane. A guidare il pool è Calogero Gambino, dirigente dell’assessorato che sarà affiancato dai funzionari Rosario Sciacca e Giuseppe D’Anna.

Gli ispettori dovranno «verificare per ciascuna discarica la quantità di percolato prodotto, le modalità di smaltimento e i relativi costi». E, soprattutto, la relazione dovrà evidenziare gli esiti della «ricognizione degli impianti di smaltimento del percolato autorizzati con la relativa potenzialità, fornendo un elenco di quelli realizzati e di quelli ancora da realizzare. Individuando, per questi ultimi, le ragioni della mancata realizzazione».

Il percolato è un liquido molto inquinante generato dall’accumulo dei rifiuti sul terreno. Altamente nocivo, è presente in tutte le discariche e ha costi di smaltimento elevatissimi e procedure non comuni a tutti gli altri rifiuti. La mossa dell’assessore Contrafatto mette in allerta tutte le discariche siciliane ma è inevitabilmente destinata a diventare anche un nuovo capitolo dello scontro in atto da mesi fra Regione e Comune di Palermo sulla discarica di Bellolampo.

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