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Legge di stabilità: il Senato dice sì,
soldi in arrivo anche alla Sicilia

Tre milioni di euro alla Regione per ripianare le spese per i profughi, passa anche l’«emendamento Schifani» per le pulizie nelle scuole di Palermo

ROMA. Via libera del Senato alla legge di Stabilità per il 2016, sulla quale ieri in mattinata il governo aveva posto la questione di fiducia. I sì sono stati 164, i no 116, gli astenuti 2. Per la maggioranza due senatori del Ncd, Gaetano Quagliariello e Carlo Giovanardi, si sono però astenuti, mentre, sempre per lo stesso partito, Andrea Augello ha votato no e Luigi Compagna non ha partecipato al voto.

Il provvedimento passa ora alla Camera, dove arriveranno ulteriori modifiche di rilievo, con misure ad hoc per il rilancio del Mezzogiorno e più risorse per la sicurezza e la lotta al terrorismo.

I capisaldi della manovra. La legge di Stabilità vale quest'anno circa 30 miliardi di euro e, sfruttando le clausole di flessibilità dei trattati europei sui conti pubblici, fisserà il deficit di bilancio al 2,2%. Centrale l'abolizione delle imposte sulla prima casa e dell'Imu e Irap agricole, dal costo di circa 5 miliardi, mentre altri 17 miliardi sono serviti per evitare il previsto (dalle clausole di salvaguardia) aumento dell'Iva e delle accise.

Innalzata inoltre a 3mila euro la soglia per l'uso del contante, mentre per aziende e professionisti arriveranno i «superammortamenti», cioè la possibilità di dedurre il 140% di quanto speso per il rinnovo di beni strumentali. Confermata, ma con un tetto del 40% dei contributi, la decontribuzione per i neo-assunti con contratti a tempo indeterminato e la detassazione dei premi di produttività.

Scuole a Palermo. Sì all'emendamento di Renato Schifani (Ncd) che proroga per il 2016 i contratti per le cooperative che svolgono il servizio di pulizia nelle scuole della provincia di Palermo.

Profughi. Tre milioni di euro alla Regione Sicilia per «il ristoro» delle spese per i profughi.

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