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Vini Doc, annata di successo in Sicilia

PALERMO. Ora che tutta l' uva è in cantina, ora sì. Ora che si sta compiendo il passaggio decisivo della trasformazione in vino, ora sì. Vendemmia 2015, annata da ricordare. Almeno in Sicilia. Finalmente si puó provare a tracciare un bilancio del raccolto ed azzardare previsioni. Lo fanno quelli del consorzio Doc Sicilia, la denominazione di origine controllata più vasta dell' Isola, di recente costituzione ma che abbraccia tutte le province e tanti territori diversi, compresa quell'Etna che tanto fa parlare i media specializzati e che in buona parte ha preferito andare per la propria strada sebbene anche lì non manchino i produttori che producono e imbottigliano nel nome della Doc Sicilia. Una denominazione che, ricordiamo, tocca novemila ettari di vigneto e quasi tremila viticoltori. Numeri imponenti.
Torniamo alla vendemmia, anzi alle vendemmie vista la grande diversità del vigneto Sicilia. «È interessante sottolineare - spiega una nota del consorzio - che il 2015 è stata un' annata completamente diversa dalle due precedenti, quasi a suggerire che negli ultimi sei anni le variazioni climatiche si siano sviluppate su base biennale. Si è potuto osservare infatti che il 2013 e 2014 hanno presentato estati fredde; il 2011 e 2012 sono stati caratterizzati per la poca pioggia e le temperature più elevate; il 2009 e 2010 si sono contraddistinti per le piogge più abbondanti e le temperature sotto la media». E invece quest' anno «la maturazione è stata regolare favorita da una primavera mite ed un' estate dal la temperatura costante, con qualche precipitazione in agosto e settembre. Tali condizioni climatiche hanno consentito che la regolarità della maturazione generasse un' ottima qualità ed uve molto sane». Aggiungiamoci poi l' assenza o quasi di eccessiva umidità in primavera e quindi fenomeni corposi di peronospora ed oidio che attaccano il vigneto. E così l'andamento climatico ha favorito anche maggiore uva. «In generale la produzione è stata più generosa rispetto alla vendemmia precedente di circa il 15-20 per cento, in modo tale da tornare alla media regionale degli ultimi anni. L' anno scorso, pur ottenendo una qualità eccellente, si era registrato un abbassamento della produzione», osserva Salvatore Li Petri, vicepresidente Consorzio Doc Sicilia e direttore generale di una delle principali cantine sociali.

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